Donne e Madonne nei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia
- Autore: Carola Benedetto
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2010
Nella pubblicazione “Donne e Madonne nei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia”, disponibile anche in inglese e curata da Carola Benedetto, con fotografie di Pier Ilario Benedetto, sono illustrate le opere d’arte di questi meravigliosi loghi di pellegrinaggio e preghiera.
I frati dell’Ordine Minore di San Francesco rientrati da un soggiorno in Palestina, tra il 1400 e il 1500, riproducono fedelmente i luoghi santi della Terra Santa, sostituendo il luogo di pellegrinaggio per eccellenza, Gerusalemme, con un complesso devozione costruito su un’altura, con cappelle in cui siano rappresentate scene delle vite di Cristo, di Maria e dei santi. È così che si diffondono gruppi plastici rappresentanti calvari, deposizioni e compianti. Al primo, il Sacro Monte di Varallo, si aggiungono quello di Varallo Sesia e quelli tardo-cinquecenteschi di Crea e di Orata. Seguono quelli seicenteschi del Monte di Varese e, a seguire, quelli di Oropa, Ossuccio, Domodossola, Ghiffa e Belmonte.
"La dedicazione e i contenuti dei singoli Sacri Monti s’ispirano solitamente alla storia locale, oppure vengono scelti per motivi politico-religiosi: fra i temi più frequenti si incontrano la storia della vita e della passione di Cristo, i Monti Calvari, le tappe della vita della Madonna o le biografie dei santi. Caratteristica comune dei Sacri Monti è il punto finale del percorso costituito da un edificio la cui bellezza, architettonica o artistica, genera un’esperienza spirituale ed estetica altissima".
Le opere a grandezza umana coinvolgono così tanto lo spettatore che le autorità ecclesiastiche impongono al pellegrino
"di essere solo uno spettatore e imprigiona i complessi statuari dietro grate in legno e poi in ferro. Si fissano dei punti di vista obbligati attraverso cui l’occhio devoto deve guardare e, di conseguenza, anche le statue subiscono un rigido adattamento: non sono più realizzate interamente ma vengono ultimate soltanto nella parte esposta agli occhi, ormai controllati, del visitatore."
Nelle rappresentazioni dei Sacri Monti ci sono donne di ogni genere, nobili e popolane e, anche se "relegate in secondo piano" sono le custodi del futuro, generando e perpetuando la vita e occupandosi dei bambini e degli animali domestici. Nelle Cappelle dei sacri Monti ci sono
"gustose scene di vita quotidiana, interamente ’al femminile".
Il libro mostra, attraverso le splendide fotografie, i luoghi di pellegrinaggio dei Sacri Monti, le costruzioni e le opere in esse contenute, documentando i restauri effettuati nel corso dei secoli. Il taglio delle fotografie coinvolge emotivamente facendo sentire chi le guarda come una persona lì presente. Nella Basilica del Sacro Monte di Varallo le 45 cappelle hanno più di ottocento statue.
"A fine del XV secolo il francescano Bernardino Caimi di Milano, tornato dalla Terra Santa, decide di riprodurre in Valsesia i luoghi di Palestina. Il Sacro Monte si trasforma all’inizio del Cinquecento a opera dello scultore Gaudenzio Ferrari: egli dà centralità alle scene delle cappelle, le fa “interpretare” da gruppi plastici a grandezza naturale mentre, sullo sfondo, personaggi dipinti in scala completano la narrazione. La sua opera è presa a modello nella costruzione di tutti gli altri Sacri Monti."
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