Maledetta felicità di Marianne Power

Marianne è una ragazza di 36 anni che vuole dare una svolta alla sua vita. È patita di libri di self-help e per il nuovo anno decide di darsi come obiettivo di leggere un libro di self-help al mese e mettere in pratica alla lettera le indicazioni che il libro del mese le fornisce per riuscire così a dare una svolta alla propria vita.
Ogni mese sarà dedicato a un aspetto diverso: al superamento delle paure, la gestione del denaro, dire vaffa a quello che non va, accettare i rifiuti, affidarsi alle onde positive dell’universo, entrare in contatto con il proprio angelo custode.

Con il passare dei mesi Marianne capirà che ha delle qualità e delle doti che non pensava di avere. Si era semplicemente sottovalutata. Questo anno di letture e riflessioni la porteranno a conoscere meglio se stessa e a portare a galla tutto quello che per anni si era ostinata a nascondere nel profondo.
La sua sfida per cercare di tirare fuori il meglio di sé, però, la porterà a metà dell’anno a distaccarsi a tal punto dalle realtà da non frequentare più i suoi amici, da non riconoscere che un affascinante greco potrebbe essere l’uomo della sua vita, spendere sconsideratamente migliaia di sterline per seguire scrupolosamente le indicazioni contenute nei vari volumi di self-help fino ad avere il conto in rosso. Riuscirà alla fine a capire cosa sia la vera felicità?

Marianne Power nelle note finali di "Maledetta felicità" dichiara di aver vissuto lei stessa le situazioni descritte nel libro. I nomi degli altri personaggi o l’ordine cronologico dei fatti invece potrebbero in alcuni casi essere frutto di fantasia.
È un romanzo brillante a metà tra "Il diario di Bridget Jones" e "Per dieci minuti".
È una lettura di svago, ma che porta alla riflessione su temi profondi: chi siamo veramente? Per migliorare dobbiamo cambiare noi stessi? Cosa dobbiamo fare per essere felici?