Malus
- Autore: N. Latteri Scholten
Normalmente non scrivo recensioni, ma penso di avere scovato un fantasy speciale.
Lo avevo ordinato per un amico, stando all’estero per studio-lavoro, l’unica possibilità che ho di comprare libri italiani è on-line e mi piace scovarli un po’ ovunque, questo mi intrigava e ne ho preso uno anche per me.
Questo romanzo non è solo diverso dagli altri fantasy che ho letto, ma ha anche qualcosa di grandioso forse per i temi trattati o per come li affronta. Secondo me ha le carte in regola per diventare un best seller, almeno spero che lo diventi, così posso darlo al mio fidanzato americano e dirgli ”Leggi, voi fantasy così non ne avete!” una piccola rivincita italica, per tutto quello che lui ha detto sul fantasy italiano che spero comprenderete.
Tornando al romanzo, è gradevole da leggere perché ha una bella vena di humour presente in modo più o meno accentuato in tutta l’opera, penso sia stata usata dall’autrice per alleggerire i temi trattati che altrimenti sarebbero risultati troppo pesanti. La narrazione è fluida e avvincente, nelle ultime pagine tiene col fiato sospeso. Indubbiamente ha più livelli di lettura e bisogna fare attenzione a cogliere le piccole sfumature e indizi disseminati nelle pagine.
Malus è un libro che piacerà a molti e darà fastidio a qualcuno, a tal proposito mi è molto piaciuta la frase di Malus quando viene chiesto quale sia la colpa più grave
“«La superbia, il più antico e più taciuto. Il più diffuso tra i sacerdoti del Grande Raduno, convinti di risplendere davanti agli uomini e a Dio, eppure la loro colpa è troppo simile a quella dell’Incatenato per potere sfuggire lo sguardo degli Inferi. L’Incatenato… credo che il suo nome dalle tue parti abbia qualcosa a che fare con la luce: Portatore di Luce, mi pare”
Si tratta di Lucifero per chi non lo sapesse. Il mio amico in questa parte e nelle pagine precedenti ha visto un’allusione, neanche troppo velata, agli scandali cattolici degli ultimi anni.
I personaggi sono ben caratterizzati, hanno delle belle personalità e si lasciano amare.
Per questioni personali (la spocchia del mio fidanzato) mi è piaciuta anche l’ambientazione nella mitologia germanica, e non sempre inglese, però ho notato che i draghi hanno i nomi greci delle parche, allora sono andata a cercare su google anche il nome di Adranos il drago protagonista insieme a Penumbra (qui il latino è evidente) e ho scoperto che era il demone che si annidava nelle viscere dell’Etna, e vai col made in Italy!
Per quanto riguarda la trama è veramente difficile da riassumere, senza svelare particolari importanti e togliere il piacere della lettura, si potrebbe dire che inizialmente sembra una tragica storia d’amore tra il bel Malus e Desirée, ma non lo è. Il fulcro del romanzo è la lotta tra il drago Penumbra e l’Ombra (che solo nelle ultime pagine si capisce chi è veramente), non è una lotta fisica, di forza bruta come nella maggior parte dei fantasy, ma uno scontro tra due grandi intelligenze, dove vincerà colui che sarà in grado di interpretare meglio gli avvenimenti, di prevenirli e manovrarli. In gioco c’è la sopravvivenza del Midgard, la Terra di Mezzo.
Difetti: Forse è un po’ acerbo, ma secondo me gli dona, gli dà un accento giovanile.
Questo, da quello che ho capito, è solo il primo volume, non vedo l’ora che esca il secondo e spero che mantenga le aspettative, anche perché so bene che non sempre è così.
Malus: Penumbra
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