Metafisicherie. Luigi Capuana e la cultura medianica tra Ottocento e Novecento
- Autore: Gian Mauro Sales Pandolfini
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Il libro di Gian Mauro Sales Pandolfini, con la presentazione di Vittorio Sgarbi, tratta di una particolare sfera di interesse del grande scrittore verista, Luigi Capuana, coltivata al contempo della scrittura e di cui si ha testimonianza nella sua opera di saggista, scrittore romanziere come pure in quella di autore di fotografie, incisioni, disegni.
Metafisicherie. Luigi Capuana e la cultura medianica tra Ottocento e Novecento (Ex Libris Edizioni, 2019) è un saggio di facile lettura, con la prefazione di Clementina Giuffrida, che tratta di questo aspetto poco noto di uno degli esponenti più di rilievo del Verismo, insieme a Verga e De Roberto, che adoperò le metodologie veriste per indagare sul mondo dell’aldilà.
In quest’opera si tratta principalmente di spiritismo; Gian Mauro Sales Pandolfini, antropologo e studioso attento che in questo accurato lavoro riferisce di pratiche che ebbero diffusione notevole nei secoli scorsi, specie alla fine dell’Ottocento. Un periodo che deve essere sempre tenuto a memoria, ricco di autori e personaggi di rilievo quali Manzoni, D’Annunzio, Pirandello, che frequentarono questo mondo metafisico. Un mondo magico che si può equiparare quasi a un mondo virtuale, una realtà aumentata, un codice di riserva, come si legge nel saggio, per decifrare il visibile e l’invisibile.
Nell’agile volume si fa, senza pretese di completezza, una breve storia dello spiritismo, con un excursus tra le personalità più significative , tra cui scienziati famosi come Cesare Lombroso e Allan Kardec. Vengono ricordati inoltre medium e scrittori illustri come Eusapia Paladino e Edgar Alan Poe.
In particolare, Gian Mauro Sales Pandolfini passa in rassegna la produzione "scientifica" di Luigi Capuana, che scrisse un volume titolato Spiritismo?, accanto a quella letteraria in cui sono presenti sonnambuli, spettri, vampiri. Una narrativa che si ispira alla letteratura gotica di Shelley, Stoker, Wilde.
Il libro è edito dalla Ex Libris di Carlo Guidotti, giornalista e scrittore, con la accattivante copertina di Luca Ferracane e con sue illustrazioni anche all’interno. L’elegante “cover”, stampata in grafite su carta, ritrae una seduta spiritica nel suo divenire con una scena illuminata da una luce al fosforo, l’unica consentita in questo frangente insieme alla candela. L’oscurità doveva regnare perché in essa si rivelava la saggezza degli spiriti che si manifestavano.
Le sedute spiritiche non erano solamente praticate della nobiltà, ma anche dell’aristocrazia e dell’alta borghesia. Era una sorta di marcatura sociale, ma anche una moda dell’epoca, che nasce alla fine del Settecento e che poi cresce sino a divenire quasi una vera e propria cultura tra l’Ottocento e il Novecento, un campo di studi e di ricerche molto più studiato di quanto non appaia.
Nel mondo “subalterno” in senso gramsciano, opposto alla società egemone, anche nelle dimore più umili, vi sono sempre i “patruneddi”,che si salutano sempre quando si entra anche nelle case più modeste del popolo. Sono le anime delle persone che hanno vissuto quelle case e che rimangono catturate nelle mura che respirano quegli ambienti.
È un libro dalle atmosfere misteriose e attraenti che catturano il lettore, ricco di fonti storiografiche e corredato di numerose fotografie, con un linguaggio semplice e diretto, un raro pregio di questo accattivante testo.
Metafisicherie. Luigi Capuana e la cultura medianica tra Ottocento e Novecento
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