Monogamia di Sue Miller

È disponibile, da oggi, il romanzo Monogamia (Fazi, 2022, trad. Martina Testa) della scrittrice statunitense Sue Miller. La vicenda, dai tratti intimi, si concentra sulla coppia formata da Annie e Graham, coniugi che, seppur ambedue al secondo matrimonio, sono sposati ormai da trent’anni e che in questi decenni hanno saputo costruire un rapporto fatto di complicità ma allo stesso tempo anche di una certa libertà reciproca. Graham, il marito, è rimasto ancora legato alla prima moglie, Frieda, poiché dal loro legame era nato un figlio, Lucas. Anche Annie e Graham hanno visto il loro matrimonio rallegrato dalla nascita della figlia Sarah, ma ormai i coniugi vivono soli poiché la ragazza si sta costruendo già un futuro da sola.

Annie e Graham si erano conosciuti, trent’anni addietro, a una festa che celebrava l’apertura della libreria di Graham a Cambridge, nel Massachusetts. I due sono all’apparenza diversi. Lui appare fuori misura in ogni modo: fisicamente grande, socievole, forte negli appetiti e nell’entusiasmo. Lei, minuta e riservata, è una fotografa da molti considerata un po’ fredda di carattere.
Prima di incontrare Graham e dopo il fallimento del primo matrimonio, Annie aveva avuto solo incontri occasionali ma:

“Alla fine di una di quelle relazioni occasionali, la prendeva una sorta di malinconia che le restava addosso per giorni o anche di più, l’impressione che, a dispetto di quanto si sentisse libera, e di quanto le sembrasse piacevole quella libertà, ci fosse una parte di lei che forse sperava in qualcos’altro. Un legame più profondo.
Addirittura, forse, la monogamia”.

Ecco, a colmare quei vuoti, a placare quella malinconia c’è l’incontro coronato poi dall’unione con Graham.

Il romanzo non inizia con episodi felici, anzi. Nei primi capitoli è descritta l’improvvisa morte nel sonno di Graham e Sue Miller racconta il dolore di Annie per la devastante perdita di un marito ancor abbastanza giovane e con tanta voglia di vivere, dolore condiviso anche dai figli e dalla prima moglie Frieda.

Annie si sente estremamente sola, quell’uomo così grande e grosso, così vitale riempiva la sua vita che ora deve ricominciare in modo sicuramente diverso. Mentre la donna attraversa le fasi familiari del lutto, si fa strada nel romanzo un dolore secondario legato a un segreto mai confessato. Questo segreto dà luogo a sentimenti di rabbia in Annie e cambia il suo modo di vivere la tristezza della perdita. La sbalorditiva rivelazione svia la sua capacità di piangere suo marito, di affrontare le fasi del dolore in modo sano.

I flashback e i ricordi aiutano Annie mentre analizza il suo matrimonio e si avvia a un percorso per giungere all’accettazione della morte del Graham a lei così vicino ma in parte sconosciuto e sono la possibilità di recuperare quanto di più prezioso abbia costruito una coppia vissuta insieme per trent’anni.

Annie non è comunque sola: le sono vicini la figlia, la prima moglie di Graham, Frieda con il figlio Lucas.
La morte del libraio pare unire ancor di più due donne che avrebbero potuto considerarsi rivali, ma che invece, per la grande generosità di Frieda che riconosce ad Annie il ruolo di moglie, sanno condividere ricordi e dolore.

Sue Miller ci porta, attraverso il romanzo, a farci svariate domande: si conosce davvero qualcuno, anche dopo trent’anni di matrimonio? Le nostre percezioni sulle persone cambiano dopo la loro morte? Se si ama veramente qualcuno si può avere una relazione con un altro? Come si soffre quando si è combattuti tra dolore, rabbia e delusione? C’è molto su cui riflettere attraverso ogni pagina di Monogamia e, quel che forse potrebbe far più riflettere è quell’ultima dichiarazione d’amore che Graham fa alla moglie la sera prima di morire, forse perché consapevole di averle indirettamente dato un dolore con la sua relazione nascosta

“Rimasero un attimo in silenzio. Lui disse – Ti amo –
– Ti amo anch’io – rispose lei nel buio.
– No - fece lui. – Io ti amo. Ti amerò sempre –
– Va bene. D’accordo. Lo so –
– Ci tengo che tu lo sappia –"

Monogamia è una storia intima fatta di una moltitudine di sentimenti e Sue Miller di essi scrive in maniera magnifica. È un romanzo che apre menti e cuori a visioni diverse della vita, a ricordi, rimpianti, accettazione e anche perdono; è un narrato che riconcilia e permette di lasciar da parte ciò che è imperfetto, debole, umano in virtù di una vita colma di affetto vissuta insieme.