Mood di Marco Cazzato

Tradurre in italiano la parola mood può risultare in alcuni casi piuttosto complicato; infatti non si può definire solo uno stato d’animo, un umore, ma anche un’inclinazione, una predisposizione a recepire impulsi ed emozioni. Per questo motivo, probabilmente, si presta ad essere tradotta tramite immagini, segni e colori, piuttosto che con l’uso delle parole.

In «Mood» (Casa editrice Grrrzetic, 2010), sono infatti le illustrazioni di Marco Cazzato a scandire il ritmo e l’andamento delle sensazioni che pagina dopo pagina coinvolgono il lettore, aiutato in questo cammino surreale da parole accennate, definizioni asettiche tratte dal «Novissimo Dizionario della Lingua Italiana» che abbinano la funzione estetica a quella di guida.
Ci si ritrova dunque in balìa delle emozioni, sospesi tra le illustrazioni e i ricordi che esse richiamano alla mente e alla memoria, che viene definita proprio in una nota del libro come «facoltà dello spirito umano, per cui l’uomo conserva e ridesta in sé le immagini delle cose viste o sentite e delle idee acquistate». Ogni opera è infatti in grado di astrarre, di evocare, di non dire tutto ma dire solo quello che basta per scatenare un’emozione, un ricordo, un pensiero; suggerire senza svelare.

Questo libro infatti è come fosse una cartacea borsa di Mary Poppins dalla quale fuoriescono disegni e colori di Cazzato, ma anche innumerevoli pensieri, momenti e fotogrammi assolutamente individuali a seconda della propria inclinazione, a seconda del proprio mood.