Musica rock da Vittula
- Autore: Mikael Niemi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
Le immagini più nitide, che spesso rimangono maggiormente impresse nella mente e nel cuore di una persona, sono quelle legate all’infanzia e all’adolescenza, fasi determinanti nella crescita e nella formazione di un individuo. Esse sono una preziosa fonte di ispirazione per molti scrittori e la letteratura è ricca di esempi significativi in tal senso.
Musica rock da Vittula dello scrittore svedese Mikael Niemi ( Iperborea, 2002, titolo originale: Populärmusik från Vittula, traduzione di K. De Marco) è un romanzo di formazione, ma potrebbe forse sembrare riduttivo definirlo solo come tale in quanto in esso confluiscono diversi generi letterari, spunti di riflessioni e avventure emozionanti.
In questo libro viene raccontata dall’infanzia all’adolescenza la storia di Matti, l’alter ego dell’autore, che è anche l’io narrante del romanzo, e del suo inseparabile amico Niila. Le vicende sono ambientate in un arco di tempo che va dagli Sessanta ai Settanta, in un piccolo paese sperduto nell’estremo nord della Svezia, Pajala. Si tratta del luogo natale dell"autore, situato nella regione del Tornedal, che prende il nome dal fiume Tornio o Torne in lingua svedese, che segna per un tratto del suo corso il confine tra Svezia e Finlandia all’interno dell’enorme e poco popolata contea del Norrbotten, la più settentrionale della Svezia.
I due amici, conosciutisi all’età di cinque anni nel quartiere povero di Vittula, crescono insieme, frequentando a scuola sempre le stesse classi in quanto coetanei.
In realtà il nome completo del quartiere è Vittulajänkkä, il cui nome tradotto in italiano non è esattamente raffinato (lascio i lettori la possibilità di soddisfare da soli tale curiosità). Si tratta di una comunità particolare, una minoranza linguistica che parla un dialetto a metà strada tra lo svedese e il finlandese, ma con una prevalenza di persone che parlano quest’ultima lingua, essendo molti abitanti originari di quella terra.
Proprio questo senso di estraneità caratterizza l’intero romanzo, questa difficoltà di identificarsi in una realtà ben precisa. Come infatti dice lo stesso autore:
"parlavamo con accento finlandese senza essere finlandesi, parlavano con accento svedese, senza essere svedesi."
Mikael Niemi ha voluto diventare una sorta di portavoce della sua terra, la valle del Tornedal, un rappresentante di questa comunità nella quale prevalgono soprattutto taglialegna, falegnami, contadini, allevatori di animali, cacciatori e pescatori. Gente semplice, spesso con un livello di istruzione basso dovuto alla povertà e all’impossibilità di approfondire gli studi perché costretta a cominciare a lavorare molto presto per procurarsi il necessario per vivere.
L’autore ha deciso di assumersi il compito di dare voce a questa comunità spesso dimenticata dalla Svezia, una comunità di gente a volte rude nei modi e nel linguaggio, ma estremamente unita e con tante storie da raccontare. Una cultura soprattutto orale, come anche quella del popolo lappone, o Sami come più correttamente si dovrebbe chiamarlo, con il quale Mikael Niemi è imparentato da parte materna. Questa realtà particolare porta specialmente i giovani a sognare di emigrare per costruirsi un futuro migliore, per uscire da una condizione di anonimato che alla lunga può risultare un po’ frustrante.
Matti, il protagonista del romanzo, condivide con il suo amico Niila la passione per la musica rock, che i due ragazzi scoprono attraverso le canzoni ascoltate al giradischi di Elvis Presley e dei Beatles che negli anni Sessanta spopolavano in tutto il mondo. Decidono così di formare un complesso rock nel quale entrano in seguito altri due ragazzini: Holgeri, talentuoso chitarrista originario del paese di Kihlanki, ed Erkki, dedito più all’alcool che alla musica e che non ha il minimo senso del ritmo. Questa band un po’ improvvisata vivrà insieme varie avventure e la musica li accompagnerà nel loro cammino di crescita e maturazione.
I due amici vivono insieme tante avventure ed esperienze tra scuola, amici, ragazze, giochi, confronto con il mondo degli adulti e spiritualità. Il libro illustra, racconta e trasmette sensazioni, sentimenti ed emozioni molto diverse tra loro. Ci sono momenti drammatici e altri decisamente comici, di forte senso spirituale, contrapposti ad altri molto più legati ad aspetti fisici e materiali; si passa da situazioni drammatiche a quelle spassose e gioiose, in un continuo alternarsi che rende avvincente la narrazione.
Il registro linguistico stesso scelto dall’autore risente delle diverse situazioni narrate, passando da un lessico più ricercato a uno decisamente più informale, pur mantenendo sempre un livello alto, caratterizzato da un’ottima capacità descrittiva, molto particolareggiata, e da un’attenta e lucida analisi psicologica dei personaggi. Tutto questo senza mai tralasciare le emozioni che l’autore instancabilmente trasmette ai lettori in ciascuno dei venti capitoli che insieme a un prologo e a un epilogo compongono questo appassionante romanzo.
La musica fa da cornice a tutta la storia, ma l’impressione personale è che, pur essendo una passione di Matti e quindi di Mikael Niemi, sia una sorta di espediente narrativo per raccontare le sue origini e il mondo nel quale è cresciuto e al quale l’autore è profondamente legato. Come ben spiegato nella postfazione da Katia De Marco, che firma un’ottima traduzione, tale legame si può ben notare in tutta la produzione letteraria di Mikael Niemi: una quindicina di titoli che vanno dalle raccolte di poesie ai testi teatrali, passando per storie per ragazzi a testi scritti per la radio, a cominciare dal 1988, anno d’esordio, fino al 2000, anno di uscita in Svezia di Musica rock da Vittula.
Grazie a questo romanzo l’autore ha raggiunto una grande popolarità, vendendo centinaia di migliaia di copie in Svezia e ottenendo un ottimo riscontro di pubblico anche all’estero venendo tradotto in decine di lingue.
Mikael Niemi è nato nel 1959 a Pajala da una famiglia di origine finlandese, come dimostra il suo cognome, e ha ricevuto numerosi premi (in particolare il prestigioso August Priset in Svezia nel 2000). In seguito, diversi altri libri sono stati tradotti in italiano, tutti editi per Iperborea.
Uno dei segreti del successo di Musica rock da Vittula va attribuito senza dubbio ai personaggi che animano la storia, anche quelli cosiddetti secondari. Essi contribuiscono a vivacizzare il libro con la loro stravaganza, il loro fascino e la loro originalità.
Come l’insegnante di musica delle scuole superiori Greger, con la mano destra priva di ben quattro dita perse a causa di un’esplosione e con il solo pollice collocato al centro di essa, ma che nonostante questo grave handicap riesce a suonare benissimo il violino. O Ryssi Jussi, una sorta di sciamano originario della Finlandia trasferitosi in Svezia subito dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale era stato fatto prigioniero dai Russi e grazie a una misteriosa trasformazione nel corpo di una donna riesce a sfuggire alla cattura. Divenuto anziano, vive isolato al limitare del bosco e con i straordinari poteri magici di cui è dotato riesce a suggerire il modo con cui liberarsi dell’ingombrante e minacciosa presenza del fantasma della nonna di Niila, che lo perseguita.
Il padre di Matti, uomo pratico e taciturno al quale preme soprattutto ricordare al figlio tutti gli abitanti dei dintorni che hanno fatto dei torti alla famiglia, in modo da starne alla larga senza perdonarli, ma anzi facendo pagare loro con gli interessi gli affronti ricevuti. La sorella di Matti, maggiore di lui di qualche anno, gelosa dei suoi spazi e del suo giradischi, ma capace di diventare complice del fratello mantenendo il segreto con i loro genitori quando lui le fa ascoltare i dischi di musica rock nella sua camera insieme alle amiche di lei. La mamma di Matti, della quale l’autore (come per il padre) non svela mai il nome, una donna dedita alla casa, attenta, premurosa e affettuosa, sul quale il figlio sa di poter contare nei momenti di difficoltà.
Sono comunque le figure degli adulti le più spassose. Le spacconate degli uomini descritte in un capitolo durante il pranzo di nozze di uno zio paterno di Matti, che si esibiscono in prove di forza fisica con gare di braccio di ferro e di resistenza alle bevande alcoliche e alla tradizionale sauna finlandese.
Gli adulti con le loro debolezze e il loro attaccamento ai soldi e ai beni terreni, che li fa litigare in uno dei capitoli più divertenti del libro, nel quale a seguito della scomparsa della già menzionata nonna di Niila arrivano persino a offendersi e a prendersi a botte con conseguenze tragicomiche, descritte in modo fantastico dall’autore con sapiente ironia, a causa della spartizione dell’eredita.
Svolgono un ruolo importante le ragazze, disinibite coetanee di Matti e di Niila, dalle quali entrambi anche se in modo diverso sono molto attratti, come d’altronde gli altri maschi della loro età della cittadina e dei dintorni. I primi approcci, le prime cotte e i baci tra adolescenti, ma anche i primi rapporti sessuali in una realtà, anche se di provincia, piuttosto trasgressiva, forse più che in Italia, considerando che gli eventi descritti si svolgono negli anni Settanta.
La musica rock’n roll e la natura sono elementi pregnanti che caratterizzano la storia, facendo da sfondo all’intero romanzo insieme alla spiritualità, componente irrinunciabile nella produzione letteraria di Mikael Niemi. Essa si esprime soprattutto attraverso la fede cristiana luterana e in particolare in un movimento ascetico e di rinnovamento religioso chiamato laestadianesimo, che prende il nome dal suo fondatore Lars Levi Laestadius, un pastore protestante vissuto a Karesuando, piccolo centro abitato, quello situato più a nord di tutta la Svezia, e a Pajala nel 1800, che ancora vanta numerosi fedeli nella contea del Norrbotten.
Leggendo questo libro ci si affeziona anche alle tante città citate nel libro, ma soprattutto ai tanti centri dell’estremo nord della Svezia con cui a poco a poco si familiarizza: Korpilombolo, Muodoslompolo, Kiruna, Svappavaara, Paskajänkkä, Boden, Haparanda, Luleå, capoluogo della contea del Norrbotten, Gällivare e tanti altri.
Interessante il concetto espresso dalla parola knapsu, che indica tutti quei comportamenti, atteggiamenti e interessi che non vengono considerati adatti a un individuo maschio, poco virili per capirsi. La parola denota una comunità, almeno nell’epoca descritta nell’opera, ancora non del tutto pronta a cambiare mentalità su certi aspetti della vita.
Ricordare questo libro a vent’anni di distanza esatti dalla sua uscita in Svezia è importante perché esso ha fatto luce su di una realtà poco conosciuta ma estremamente interessante, raccontata con sincerità, senza risparmiare critiche, ma anche e soprattutto con un grande amore da parte dell’autore per la sua terra natale, che Niemi non ha mai dimenticato anche quando ha deciso di lasciarla per motivi di lavoro. Niemi infatti, prima di diventare scrittore di professione, ha svolto altri lavori tra cui quello di insegnante a Sundbyberg, sobborgo periferico nel nord ovest, come egli stesso scrive nella parte finale del romanzo.
Chi scrive ringrazia l’autore, la traduttrice italiana e la casa editrice Iperborea per aver potuto trascorrere delle piacevoli ore in compagnia di questo fantastico libro, riletto per la seconda volta a distanza di dieci anni. Davvero una bella riscoperta, come i libri ben scritti possono spesso rivelarsi, a conferma che il gusto, la consapevolezza e la sensibilità di chi legge, oltre a quelle di chi scrive, si modificano nel tempo o forse si rafforzano, acquistando maturità e saggezza che permettono di apprezzare le buone idee.
Musica rock da Vittula è un libro davvero da consigliare a quanti amano l’ottima letteratura, capace di insegnare, interessare ed emozionare i lettori di tutto il mondo e di tutte le età.
Musica Rock da Vittula
Amazon.it: 17,10 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Musica rock da Vittula
Lascia il tuo commento