Noi vogliamo tutto. Cronache da una società indifferente
- Autore: Flavia Carlini
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2024
Flavia Carlini è una giovanissima attivista politica e divulgatrice che da diversi anni utilizza le sue pagine social per veicolare notizie, informazioni e analisi sul nostro tempo. Il suo profilo Instagram, con oltre 250 mila iscritti, è ricchissimo di contenuti e di riflessioni sui temi più diversi, che coinvolgono l’attualità, i diritti e la politica.
Ma Flavia è soprattutto una voce indipendente, una voce libera che quotidianamente denuncia le ingiustizie, le disuguaglianze di una società sempre più incancrenita. Lo fa con disinvoltura, con passione vera, con rabbia sana, e ciò ha fatto di lei una delle voci più ascoltate dai giovani sui social media.
Ciò che colpisce dei contenuti di Flavia Carlini è il racconto sincero e appassionato, spesso duro e schietto, sempre accompagnato da una grande competenza, da uno studio accurato dei fenomeni e dei dati, dalla riflessione acuta. Inoltre, la giovane attivista è una persona che si sporca le mani in prima persona, denuncia e agisce: partecipa ai cortei, li organizza, protesta nelle strade accanto a migliaia di persone stanche, arrabbiate, ma ancora accese dalla speranza che qualcosa possa cambiare. La sua voce, così potente, l’ha portata anche a partecipare a trasmissioni televisive, podcast, Ted Talks e programmi radiofonici. Oggi continua a portare avanti le sue battaglie anche come vicepresidente dell’Intergruppo Parlamentare per i Diritti Fondamentali della Persona, esperimento apartitico che prevede la partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine a proposte e discussioni su temi di interesse collettivo.
Con Noi vogliamo tutto. Cronache di una società indifferente (Feltrinelli, 2024) le battaglie quotidiane di Flavia Carlini arrivano anche in libreria. Si tratta di un libro-manifesto, un vero e proprio pamphlet militante che si pone come obiettivo principale quello di gettare luce su temi di fondamentale importanza, che tuttavia vengono trascurati da una società indifferente, abituata a non mettersi nei panni dell’altro.
La giovane attivista porta avanti il racconto attraverso la sua tradizionale verve, con un linguaggio semplice e schietto, pieno di rabbia ma anche di speranza, offrendo una voce e un megafono a chi una voce non ce l’ha.
Il libro – diviso in nove capitoli incorniciati da una premessa e da una conclusione – prende il titolo dall’esperienza concreta delle numerosissime piazze, cortei, presidi a cui Flavia ha partecipato. Come lei stessa spiega, infatti, Noi vogliamo tutto nasce come slogan da striscione. Sono tre semplici parole in grado di racchiudere però:
L’universo e l’universalità dei diritti, il rancore per il negato e il mai concesso, la rabbia incompiuta, l’alleanza sociale e collettiva.
Tre parole che sono anche un atto di accusa contro il compromesso, il silenzio, la negazione dei diritti e delle libertà, sono le parole da cui bisogna partire per andare a prendersi ciò che è stato tolto o negato, sono un manifesto politico:
Nell’epoca del silenzio, noi vogliamo tutto. Rifiutiamo ogni contrattazione o compromesso sui diritti. Rifiutiamo l’ignavia dello stato. L’ipocrisia. La mediazione. Noi vogliamo tutto. Ed è con rabbia circondata da silenzio che, questo tutto, arriveremo a prendercelo. Perché dove c’è indifferenza, la democrazia muore.
Il libro prende le mosse dal disagio nei confronti di un’informazione che sembra non rispecchiare la realtà in cui abitiamo, di giornali che:
Raccontano storie senza contesto, omettono nomi, colpe, responsabilità.
Un’informazione che sceglie di dar conto al potere piuttosto che ai cittadini, e dove non viene dato alcuno spazio al contesto sociale, politico e culturale in cui gli eventi avvengono.
Questo è un libro che intende sovvertire il silenzio e lo status quo, mettendo al centro del dibattito la rabbia:
Come minaccia e motore del cambiamento. La rabbia mossa non dall’odio ma dalla consapevolezza.
Noi vogliamo tutto racconta tante storie indicative:
Di un sistema di violenze in cui siamo cresciuti nella convinzione che il funzionamento della società ci prescinda e non sia direttamente influenzato dal comportamento di ognuno di noi.
I diversi capitoli che si susseguono sono strutturati in base uno schema che si ripete: l’autrice ci racconta prima una storia reale, un vissuto personale o di cui si fa portavoce, facendo immergere il lettore all’interno di esperienze forti, drammatiche, ma allo stesso tempo poco note; successivamente, alla fine di ogni capitolo, Flavia Carlini lascia parlare i dati e le statistiche, che ci permettono di comprendere emblematicamente l’entità e la diffusione di problemi ai quali, spesso, siamo per lo più indifferenti. In questo libro si trovano soprattutto storie di donne, dalle molestie sul posto di lavoro al costo della bellezza, dall’occupazione femminile alle malattie invisibili come l’endometriosi, dalla violenza sessuale alla parità in ambito di retribuzione e di possibilità lavorative.
Ma troviamo anche, più in generale, moltissime storie di esclusione e discriminazione, ci viene mostrato come il razzismo si manifesti anche in territori apparentemente neutri come la scienza e la medicina o come il mondo occidentale abbia imposto un sistema di forze e di potere che conduce all’oppressione; e ancora storie di povertà, di sfruttamento, di morti sul lavoro e molto altro ancora.
Questo è un libro che vuole denunciare, che intende scagliare la prima pietra di una rivoluzione, perché le rivoluzioni devono fare rumore: “Non conosco storie di rivoluzioni silenziose”, afferma l’autrice:
Conosco però il silenzio, che è il terreno su cui avvengono i più grandi massacri della società.
Sono sorprendenti le doti comunicative di Flavia, che, grazie a una straordinaria capacità empatica, è in grado di portare il lettore a sentire il dolore degli altri e, così facendo, a prendere consapevolezza di realtà di cui non si parla o di cui ancora si parla molto poco.
Con questo libro, Flavia Carlini porta alla ribalta il dissenso, quel dissenso che spesso i poteri dominanti tentano di reprimere e di criminalizzare. Noi vogliamo tutto è un grido di cui avevamo bisogno, soprattutto in tempi difficili come questi, un volume che parla davvero a tutti, o almeno a tutti coloro che hanno voglia di ascoltare, e che ci lascia con un invito che non possiamo eludere:
Capiamo cosa rappresentiamo nel mondo. Capiamo quali comportamenti, quali aspetti delle nostre vite contribuiscono al sistema di oppressione. Scegliamo se essere attori o spettatori, parte del problema o della soluzione. […] Abbracciamo la nostra rabbia perché, una volta sedimentata, sarà roccia impossibile da smuovere e perno del nostro stare al mondo.
Noi vogliamo tutto. Cronache da una società indifferente
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Un libro perfetto per...
Il libro si adatta a tutti i lettori interessati all’attualità e a temi sociali quali le disuguaglianze di genere, la discriminazione o il lavoro.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Noi vogliamo tutto. Cronache da una società indifferente
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