Non dire gatto. Un’indagine di Nives Bonora di Cinzia Bomoll

Dopo aver pubblicato con successo La ragazza che non c’era, Cinzia Bomoll torna con il seguito, intitolandolo Non dire gatto, edito da Ponte alle Grazie. Un libro di genere giallo molto curioso e avvincente.
Protagonista della narrazione è Nives Bonora, ispettrice, tutta presa da un caso assai delicato: qualcuno ha sparato, all’interno della sua stessa abitazione, al suo collega Pizzi.
Fortunatamente l’intervento tempestivo ma casuale di Nives lo ha salvato da morte certa. Estromessa dall’inchiesta dai suoi stessi superiori perché troppo coinvolta, Nives decide di portare avanti un’indagine personale, del tutto al di fuori delle regole. Proprio lei che:

Anche per quel motivo si era lasciata coinvolgere nella sfida più complicata e frustante per il proprio cuore. Sapeva di non piacere davvero a nessuno, eppure, come alle medie, sgallettavano, ammiccavano, deridevano e raccontavano aneddoti su di lei, spesso inventati, davanti alla macchinetta del caffè nel corridoio della Questura.

Tutto è complicato ulteriormente, a causa di un arrivo inaspettato, che sconvolge i placidi ritmi familiari. Chi è arrivato? Come reagisce Ines?

Era difficile controllare il terrore. Si sentiva malissimo, stava in pena per Pizzi, ma nascondeva tutto dietro ad una maschera inespressiva. Dentro, il cuore, un ghiaccio. Pronto ad incrinarsi da un momento all’altro. Come aveva imparato bene a fingere fin da bambina.

Riuscirà la simpatica ed intuitiva protagonista a risolvere un caso così intricato?
Ambientato a Ferrara:

Per quanto Ferrara fosse una città aperta, contaminata dal resto di una Emilia evoluta, lei si era ritrovata in una Questura che era una roccaforte.

Il romanzo è intuitivo e avvincente. Per gli amanti del giallo una lettura curiosa e illuminante che ha luogo in un’atmosfera suggestiva:

Tra gli argini del Po, le rare case e le ville abbandonate che affiorano improvvisamente dalla nebbia, il mistero trova il proprio habitat naturale.

Scritto con un linguaggio preciso e affascinante, il romanzo si nutre di misteri, colonna portante del narrato. Ne consegue una lettura che si vorrebbe non finisse mai!