Non fidarti
- Autore: Sophie Hannah
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2015
Gaby, quell’incontro non era affatto casuale.
Da dove partire per parlare del nuovo psicothriller “Non fidarti” , (Garzanti, 2015 - 458 pagine 18,60 euro) quando anche un’autrice brava come Sophie Hannah si diverte a depistare, disseminando personaggi eccedenti e percorsi che conducono volutamente in un vicolo cieco? Agli scrittori più in gamba, portare fuori strada i lettori serve a ritmare la narrazione. Per quelli meno felici, significa perdersi in una serie di divagazioni inconcludenti. Nel caso di Hannah, l’ipotesi è certamente la prima. La sua regia è sapiente e dosata, riserva colpi di scena quando non meni li aspetti, ma se questo modo di costruire il racconto diverte chi scrive chi legge, complica però la vita ai recensori.
Diremo intanto che si tratta dell’ottavo plot psico-criminale-sociale-civile che vede in azione la coppia più scoppiata di investigatori: il detective capo Simon Waterhouse e il sergente Charlie Zailer, marito e moglie conflittuali. Nonostante il nomignolo al maschile, il nome di battesimo di lei è Charlotte.
I due agenti sono all’opera nei capitoli pari, che l’autrice sviluppa in terza persona, illustrando le indagini. Quelli dispari propongono invece la vicenda in prima persona, come la vede dal suo punto d’osservazione privilegiato di protagonista la trentottenne Gaby, industriale fortunata nel campo medico scientifico.
Ci sono inoltre, ogni tanto e stampate con un altro carattere, varie lettere di qualcuno a qualcun altro ed anche atti giudiziari, perché siamo pur sempre nell’ambito di istruttorie e processi, quando Sophie mette in campo Simon e Charlie. È sempre vero, però, che il crimine nei suoi romanzi non ha l’aspetto truce della delinquenza, ma il volto di persone e famiglie normali.
Gaby è a Dusseldorf, ma il volo serale low cost per Combingham non partirà. Le condizioni meteo non consentono il decollo, i passeggeri dovrebbero raggiungere in pullman l’aeroporto Colonia. Il contrattempo è già antipatico, se poi a rendere tutto più difficile ci si mette quella ragazzina in piena crisi isterica, la situazione diventa pesante. La giovane erinni psicolabile aggredisce verbalmente l’addetto della Compagnia, vuole assolutamente partire, non accetta ragioni. Agli occhi di Gaby è
“una piagnona incazzosa, una bambola di pezza dai nervi fragili, sui diciotto anni”
Si chiama Lauren e ne ha ventitré. Abbandona l’atteggiamento aggressivo-arrogante, crollando letteralmente tra le braccia della giovane donna manager. Dice che deve tornare al più presto in Inghilterra, perchè non può lasciare che un uomo innocente finisca in carcere per un delitto che non ha commesso.
Il pullman scarica i passeggeri in un hotel che somiglia a una casa popolare in demolizione. Sono infastiditi da quella furia singhiozzante che ha ripreso a litigare con tutti e devastati dalla notizia che l’albergo non ha camere sufficienti e chi è solo dovrà condividere l’alloggio con qualcuno che non ha mai conosciuto prima.
Gaby è pronta a tutto, tranne passare la notte con la scatenata Lauren. Con lei proprio non si può, ma le si avvinghia addosso, disperata, alludendo sempre al pover’uomo. Così l’industriale in carriera si ritrova a far da balia a una ragazza nervosa, in tanga rosso e righe parallele tatuate sul gluteo.
Che combinazione, ma non c’è molto di casuale in quanto è accaduto: Gaby scoprirà presto che l’uomo accusato di omicidio è un suo ex, anzi, è l’unico che abbia amato, il rapporto attuale con Sean impallidisce al confronto. Tim era poesia, dolcezza, eppure ha confessato di avere ucciso la moglie, fornendo pure le prove – era paralizzata, dopo un ictus devastante – l’unica cosa che non ha dato è un movente, dice di non avere idea del perchè l’abbia ammazzata.
Dalle indagini, potrebbe trattarsi di suicidio assistito oppure omicidio compassionevole. Almeno, così piacerebbe pensare. E se invece il buon Tim non fosse l’uomo candido dei ricordi di Gaby, il marito fedifrago che non se l’è sentita di piantare la moglie per lei? E se Francine, nel pieno delle sue forze, fosse stata una manipolatrice dispotica?
Non tutto è quello che sembra nelle trame di Sophie Hannah. I segreti complessi sono il suo pane. Per il Sunday Express è un’autrice specializzata nel condurre il lettore dove lei vuole, per disorientarlo magistralmente. Ha una specie di dipendenza per il mistero, lo ammette: per questo ne metto il più possibile nei miei libri.
Quanto anticipato occupa si e no la prima metà di “Non fidarti”. A quel punto, un evento violento cambia le carte in tavola e imprime un’altra marcia al racconto. Nella seconda metà, i due coniugi della polizia locale avranno un gran da fare. Ma anche altri dovranno rammaricarsi di averli trovati sulla loro strada.
Non fidarti
Amazon.it: 9,26 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Non fidarti
Lascia il tuo commento