Non sono obiettivo
- Autore: Oliviero Toscani
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Feltrinelli
Oliviero Toscani è nato nel 1942 a Milano. È un fotografo pluripremiato e di fama internazionale. È stato anche il talent scout di Monica Bellucci. È conosciuto ai più per aver lavorato per Benetton e per le sue apparizioni televisive, ma Toscani ha collaborato anche con diversi quotidiani.
Nel volume Non sono obiettivo (Feltrinelli, 2001) raccoglie osservazioni e riflessioni sui costumi e la società italiana. Il titolo di questo libro può essere interpretato come si vuole: è un efficace gioco di parole perché Toscani non è solo fotografo, fotografato, ma è molto di più per il suo spessore intellettuale. Allo stesso tempo nessuno è totalmente obiettivo: ognuno è fazioso al mondo d’oggi, è limitato e nessuno riesce a rappresentare totalmente il mondo con il suo pensiero; gli intellettuali che sapevano e dicevano tutto sono morti da tempo. Oggi il mondo è troppo difficile e variegato per essere rappresentato da una sola opera oppure da una sola persona.
Questo volume è stato pubblicato nel 2001, ma l’autore aveva visto e previsto tutto ciò che sarebbe successo oggi. Infatti questo libro è ancora attuale, può farci pensare, riflettere e dirci molto. Toscani è solo apparentemente provocatorio. Alcuni pensano che le spari grosse per farsi pubblicità o perché è esibizionista: probabilmente fa parte della sua natura non risparmiarsi e dire quel che pensa, a costo di essere frainteso o di attirarsi antipatie viscerali. Probabilmente con le sue esternazioni talvolta si crea dei nemici, ma in fin dei conti è innegabile il suo coraggio di pensare. In realtà nessuno si senta offeso se il nostro fustigatore dei costumi coglie nel segno ed elenca tutti i vizi, i difetti, gli eccessi di noi italiani. Nessuno si impermalosisca perché a onor del vero noi italiani siamo pieni di contraddizioni insanabili e siamo fatti davvero così. Più si legge il libro e più ci si rende conto che l’autore ha ragione.
I pensieri di Toscani sono colti e molto intelligenti. Toscani è un essere pensante e ormai questo è un evento raro. Le sue idee sono frutto di una cultura autentica e non di rimasticature non pienamente metabolizzate. Comunque la cosa che più stupisce è la conoscenza approfondita delle dinamiche sociali e delle logiche del potere. Toscani è un uomo di mondo e allo stesso tempo un protagonista dello show-business italiano. Ma non è completamente dominatore o asservito. Piuttosto è dentro e fuori al contempo. Fa parte del sistema, però lo critica dall’interno. La sua è una critica rivolta unicamente al popolo e non ai potenti? L’autore vuole risvegliare le coscienze.
Toscani ci dà la conferma che i dubbi e i sospetti che avevamo sono fondati, che le cose stanno proprio così. E poi in definitiva viene da chiedersi dopo aver letto il libro: se noi siamo davvero questi e così spaesati, smarriti, interdetti, corrotti, corruttori, conformisti, ladri, pigri, infantili come possiamo combattere il degrado inarrestabile in cui versa il Paese e cambiare le cose?
Non sono obiettivo è un libro suddiviso in poco più di dieci capitoli. Prima di ognuno c’è un fotogramma di Toscani, che fa la facciaccia. Toscani tratta di tutto, fa una completa fenomenologia degli italiani. Parla di consumismo, di degrado, di abusivismo, di status symbol, di politici, di sottocultura dei quiz, di turismo mordi e fuggi, di classe dirigente, di politici, di Pasolini, di shopping center, di discoteche, di Playstation. Un capitolo ad esempio è dedicato all’elogio della ruspa, uno al made in Italy, uno anche a madri e mammi. All’occhio attento e lungimirante dell’autore non sfugge niente. Nessuna cosa degna di nota passa inosservata.
Molte di queste problematiche ci riguardano ancora oggi a distanza di venti anni e gli aspetti che non ci riguardano più ci mostrano come eravamo un tempo, come siamo stati. L’autore con la sua penna non risparmia nessuno e scatta delle istantanee che immortalano per sempre quell’Italia del 2000, la cui gran parte esiste e resiste ancora oggi. In fondo non è cambiato molto. Per capire perché l’Italia è arrivata a questo punto, ovvero sull’orlo dell’abisso, basta considerare che in questi scritti erano rappresentate tutte le premesse. Basta utilizzare un poco la ragione e concluderemo che la situazione attuale è la logica conseguenza di ciò che eravamo nel 2000. Inoltre non siamo cambiati e diciamocelo francamente abbiamo fatto pochissimo per cambiare a livello generale. L’autore di questo bel libro lo sapeva già.
Toscani era stato preveggente e aveva visto giusto. Soprattutto è una persona che ci conosceva e ci conosce benissimo e che fiuta lontano un miglio il marcio. Questo volume è una disamina attenta di ciò che siamo stati e che siamo tuttora. In queste pagine viene descritta l’Italia cafona di Dagospia e la confusione mentale di noi italiani, rappresentata in immagini da mille puntate di Blob. Questo libro è illuminante come un saggio di Arbasino, ma è meno letterario e quindi leggibile per tutti. Insomma un libro da leggere, soprattutto per chi ha la memoria corta e la coscienza obnubilata.
Non sono obiettivo
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