Oggetti d’arte della diocesi
- Autore: Lamezia tra XII e XIX secolo
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
“Oggetti d’arte della diocesi di Lamezia tra XII e XIX secolo” a cura di Natale Proto è un catalogo che ha accompagnato la mostra di opere di un territorio che si estende dall’area di Nocera Torinese a quella di Martirano. Questa vasta area collega la lunga costa tirrenica con la Valle del Savuto penetrando nell’area pre-silana, mettendo in relazione il mar Tirreno all’interno cosentino, aree agricole pianeggianti col boscoso territorio interno.
Questa terra, come scritto nella premessa dal curatore, è stata a lungo sfruttata:
“Per lunghi periodi le aree fertili vennero utilizzate soprattutto come raccolta di beni che andavano ad attivare economie estranee al territorio di produzione. (…) Servivano per mantenere attività, tenori di vita ed istituzioni che erano fuori regione, mentre le economie che restavano nella realtà locale erano poca cosa”.
A questi fattori si aggiungono i disastrosi terremoti che hanno cancellato testimonianze artistiche e architettoniche della cultura bizantina, normanno-sveva, rinascimentale e barocca, e gli interventi di ammodernamento degli anni del boom edilizio che hanno irrimediabilmente danneggiato, smembrato e distrutto importanti testimonianze d’arte, operando scelte in funzione di canoni estetici oggi non condivisibili.
Nonostante le tante lacune, la produzione artistica dell’arte sacra rivela una maggiore continuità per via di quel conservatorismo che la pietà popolare ha difeso a dispetto delle mode dei vari periodi.
Il catalogo, è illustrato dallo studio fotografico di Pasquale Cerra, mentre la foto di copertina, con l’Annunciazione di Nicastro e quella con San Francesco di Mattia Preti, sono opera di Francesco Businelli. Nel catalogo le opere sono ampiamente commentate tanto che il volume si può considerare un’antologia parlante sulla pietà popolare materializzata nelle forme d’arte e d’artigianato artistico.
Tra le tante opere di autori ignoti, vi è la bellissima Madonna delle Grazie, del Seminario Vescovile di Lamezia, messa in relazione con la Madonna col Bambino di Marsala, entrambe di Domenico Gagini (XV secolo), San Francesco d’Assisi di Mattia Preti, della Chiesa dell’Immacolata di Martirano, la Trinità dolente di Francesco Colelli (sec. XVIII) della Chiesa di Santa Maria Maggiore, e altre opere di Colelli.
Natale Proto è stato un valente architetto e straordinario docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Classico Fiorentino di Lamezia Terme, è scomparso nel 2004 a 56 anni ed ha avuto un ruolo fondamentale nel riconoscimento del valore della memoria e della cultura del proprio territorio. In questo catalogo ha reso un prezioso servizio alla comunità della sua diocesi, e, come lui stesso scrive:
“Tali reliquie, oltre a essere rappresentative di una secolare pietà popolare, segnano una serie di relazioni intercorse tra il nostro territorio e la restante area mediterranea, per secoli sono state oggetto di cura da parte di una comunità che, cosciente del privilegio di possederle, le ha conservate per trasmetterle come preziosa eredità. Se solo poniamo mente a questo, la nostra irriverente trascuratezza assumerà i caratteri di vera e propria miopia culturale”.
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