Oleandro bianco
- Autore: Janet Fitch
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Il Saggiatore
- Anno di pubblicazione: 2010
Astrid è cresciuta in un mondo di poesia e colori, di viaggi e di arte, un mondo dominato dalla forte presenza della madre, Ingrid Magnussen, una donna forte e indipendente con una concezione della vita ignota ai più. Si potrebbe definirla come uno spirito libero che scorge significati profondi nei dettagli più insignificanti dell’esistenza, trasformando tutto ciò che vede in giudizio con la sua voce ipnotica e lo sguardo azzurro tagliente. La sua bellezza e la sua intelligenza acuta e sottile sono come un faro e le coltiva accumulando amanti in ogni viaggio, ma senza legarsi con nessuno; quella donna è il mondo di Astrid, che cerca di assorbire tutti gli insegnamenti della madre nonostante si senta nascosta dalla sua grandezza. Le ha insegnato che l’amore è per gli sciocchi, che l’arte del bello è l’unica via; la ragazzina ama sua madre, anche se l’affetto che riceve in cambio sembrano più lezioni di vita dettate da un mentore che non gesti di amore materno, ma è la vita che conosce e per lei è la normalità.
Tutto cambia quando Ingrid, in preda ad una gelosia folle, uccide il suo amante e viene arrestata, così Astrid entra nel caotico e imprevedibile mondo dei ragazzi in affido. Viene sballottata da una famiglia ad un’altra dove non riesce mai a trovare un ambiente del tutto accogliente e dove i pericoli sembrano inseguirla ovunque, rischiando anche di ucciderla; gli anni passano e crescendo cerca di trovare se stessa e la sua identità, ma la madre, nonostante sia in prigione, riesce a tenerla incatenata cercando di controllare la sua vita con le sue parole pesanti come macigni, che sembrano fuoriuscire solo quando la figlia sembra trovare un minimo di serenità. Tutto deve riguardare Ingrid Magnussen e se la figlia passa momenti terribili vengono liquidati come cose da nulla. Le scrive di come deve comportarsi, come se non si rendesse conto che ha spedito Astrid all’inferno senza neanche l’ombra di senso di colpa.
Quando Astrid finalmente incontra Claire, una donna che la ama e la tratta come se fosse figlia sua, la ragazza inizia a capire che cosa significa davvero essere amati; questa felicità però è effimera, perché Ingrid riuscirà a troncare anche il loro rapporto ed è in quel momento che Astrid si darà da fare per costruirsi una vita e un futuro fuori dall’influenza della madre, che l’ha sempre attirata come la forza di gravità. Si rimboccherà le maniche e cercherà un futuro che sia suo e di nessun’altro, ma soprattutto cercherà se stessa. Chiunque lei sia.
“Oleandro bianco” di Janet Fitch è un romanzo profondo che parla della scoperta della propria persona attraverso le esperienze vissute e l’influenza di chi ci circonda, ma senza risultare pesante o noioso. Se non sarà la trama ad ispirarvi, iniziate a leggerlo e la scrittura scorrevole vi trascinerà all’ultima pagina in meno di una settimana.
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