Oltre L’Amore di Thérèse Martini

“Una ragazza bella e ingenua, un matrimonio fiabesco, un tremendo choc.
Sybil ricomincia da zero.
Ama, sbaglia, lotta, ma sempre con grande coraggio.
E infine diventa una donna che dalla vita vuole molte cose, oltre l’amore…” (dalla quarta di copertina)

Sybil è una ragazza giovane, eppure ha già tante ferite sul cuore da sentirsi addosso tutti gli anni del mondo. Cosa cerca?
L’amore, puro e semplice. Quel sentimento che ti fa chiudere gli occhi con gioia e quando li riapri sai già che sarà una giornata magnifica.
Sybil è una madre apprensiva, che non dorme perché vede i figli crescere e prendere strade che li porteranno in luoghi aridi e pericolosi. È una disegnatrice di moda che non riesce a emergere in un mondo talmente scintillante da essere irrimediabilmente falso.
E l’amore? Si sa, questo sentimento è birichino e pazzerello, e Sybil incontrerà quattro uomini che le cambieranno per sempre la vita. E l’anima.
Edward, bello e maledetto; Jonathan, un’ancora di salvataggio dalla quale sarà costretta a separarsi; Geoffrey, un uomo che ha tutto tranne una moglie modello da esibire e, infine, Carter, uno scrittore che sembra un lampo nel cielo ma che rischierà di diventare ben altro.
Sybil troverà l’amore o se ne inventerà uno di sana pianta, andando contro (e oltre) tutto e tutti?

Thérèse Martini in Oltre l’Amore (Sperling & Kupfer, collana Pandora, 1982, pp. 382) ci narra una storia dolce e delicata ma anche tagliente come frammenti di vetro che si spezzano dopo una caduta infinita. Vetro che saprà incidere la carne e il cuore, dolore che ci sveglierà e ci farà provare sentimenti che forse non provavamo da troppo tempo.