Ombre nere. Il delitto Mattarella tra mafia, neofascisti e P2
- Autore: Sandra Rizza Giuseppe Lo Bianco
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2018
Le vicende legate al delitto del Presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, assassinato a Palermo il 6 gennaio 1980, appaiono essere conosciute, ma in realtà non lo sono. Nonostante i trentotto anni trascorsi, la giustizia italiana non è riuscita a dare una risposta completa ed esaustiva e questo nonostante un lunghissimo processo durato sette anni dal 1992 al 1999. Di recente l’omicidio Mattarella è tornato di attualità per nuove indagini sia a Palermo che a Bologna. Quella che si conosce è una verità parziale legata al risultato processuale ed è quella che passa nella narrazione pubblica con una lettura del delitto in chiave esclusivamente mafiosa.
In realtà non si conoscono affatto i dettagli di questa storia. Innanzitutto di questo delitto non sono stati individuati con esattezza i killer, i materiali esecutori. Il processo si concluse con la condanna di sei boss mafiosi della cupola corleonese come mandanti del delitto.
Piersanti Mattarella è stata tra le vittime più eccellenti della Mafia per il ruolo ricoperto ed il rango istituzionale. Mattarella assunse la guida della Presidenza della Regione in funzione di quel patto autonomista che aveva come punti fermi, la lotta alla Mafia, Riforma della P.A., moralizzazione della vita pubblica e massima trasparenza amministrativa.
Si respirava nel Palazzo, un’aria di rinnovamento, pur se i suoi punti programmatici sembravano essere gli stessi di altri governi. Il libro "Ombre nere. Il delitto Mattarella tra mafia, neofascisti e P2" di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza ha il pregio di scrivere cose di cui un tempo non si poteva accennare. Sono storie tutte legate fra loro sebbene le posizioni dei singoli fossero diverse ed fossero forti i contrasti interni e Mattarella non apparisse ad alcuni nemmeno un democristiano.
Era poi un periodo in cui nella Loggia massonica P2 si potevano ritrovare anche appartenenti ai maggiori vertici dello Stato. Il libro ha il merito di riassumere tutti gli aspetti rilevanti del caso Mattarella, ma di contestualizzarlo e non isolare solo il protagonista principale. Il libro dà in questo modo la possibilità di comprendere in una visione ampia, il periodo in esame. Vi era allora un grande lavoro di forze sommerse; in Italia sin dalla fondazione della Repubblica erano state attive all’interno delle istituzioni, dell’esercito e dei servizi segreti, strutture clandestine che avevano operato per garantire affinché si rimanesse nel sistema atlantico, operando in modo che gli equilibri politici non venissero alterati. In questo contesto opera Licio Gelli e Michele Sindona e pare attuarsi un processo di inserimento di Cosa Nostra dentro le strutture massoniche
Vi sono personaggi che vogliono ridisegnare il quadro politico con l’idea di attuare una diversa geografia e riorganizzazione dei poteri criminali in prospettiva di bloccare il nuovo assetto politico che poteva dare all’Italia un futuro diverso. Ma oltre la loggia P2 ecco la “pista nera” con Giuseppe Valerio Fioravanti esponente dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari) che confessa al giudice Falcone di avere sparato in Sicilia ad un politico di nome Mattarella.
Il libro si caratterizza per la accurata precisione con cui viene affrontata una storia complessa in cui tutti gli aspetti sono trattati a dovere compreso il momento critico di rapporti dentro Cosa Nostra in quel particolare periodo della storia italiana.
Ombre nere. Il delitto Mattarella tra mafia, neofascisti e P2
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