Orchi - I Guardiani dei Lampi di Stan Nicholls

Maras-Dantia. Così le creature antiche chiamano la loro terra, alimentata dal flusso magico della natura. Centrasia invece è il nome che gli invasori umani hanno dato a questa nuova terra, portando con loro l’orrore dell’odio e della devastazione, divisi in due gruppi religiosi: gli Uni, dal carattere scontroso e in profondo odio per le razze antiche, e i Mali, che hanno sempre in odio le creature magiche pur condividendo con loro la religione politeista oltre a vari accordi di alleanza.

In questo scenario apocalittico si muove la squadra di Orchi combattenti chiamata "I figli del Lupo", venduta dal Supremo Ordine degli Orchi alla malvagia e sanguinaria Regina Jennesta in cambio di ricchezze. Tra le file dei figli del Lupo troviamo il carismatico Stryke, comandante dell’armata, la ribelle Coilla, il medico Alfray oltre all’odioso Haskeer sempre impegnato in un continuo battibecco con il graduato nano Jup: la strana squadra ha il compito di recuperare un importante oggetto che potrebbe segnare la via per riconcedere a Maras-Danti l’energia magica necessaria a riportarla all’epoca dello splendore.

Il testo è un susseguirsi di scontri in cui appaiono razze della tradizione fantasy come i troll, gli elfi e gli orchi, altre totalmente inventate come i coboldi, dal corpo esile e dal linguaggio incomprensibile, e cone particolare accezione negativa gli umani, carnefici della pace e della serenità del mondo magico. Una svolta avviene quando Stryke, oramai in ritardo per tornare dalla Regina e non subire la punizione della condanna, decide insieme alla sua squadra di aprire il contenitore dell’oggetto, sotto la guida di uno studioso liberato dalle mani dei coboldi: da questo momento l’obbiettivo della squadra sarà rintracciare gli altri amuleti che risalirebbero a molte generazioni prima e dal grande potere magico, tanto da accendere negli orchi asservati la speranza della libertà; la successiva tappa sarà dapprima la città di Trinity, ove verrà recuperato un secondo amuleto, quindi la tana dei Troll, all’interno della quale, con grande capacità di creare suspance e apprensione, l’autore lascia riversare Stryke e Alfray su un altare sotterraneo, pronti ad essere sacrificati agli dei del popolo oscuro; nel mentre Haskeer, fingendosi malato e guadagnatosi così libertà di movimento, colpisce i due compagni di guardia rubando la pellucida, una droga per gli orchi, e gli amuleti.

Grande sapienza narrativa seppur a volte veloce e priva di dettagli precisi, Stan Nicholls ricrea perfettamente uno stile di fantasy definito negli ultimi anni "brutale": un mondo primordiale
popolato da crudeltà, forti passioni, guerre incessanti e servitù eppur al contempo più sano di quello marcio e malato che stanno portando gli umani. Magistralmente studiato per averne un
seguito, il testo rimane in sospeso solleticando la curiosità del lettore, in una storia lineare che sa di passaggio epocale.

- Oscar Mondadori - Stan Nicholls anno: 2005 Titolo Originale: Orcs-Bodyguard of Lightning