

Other birds
- Autore: Sarah Addison Allen
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Edizioni Tlon
- Anno di pubblicazione: 2024
Esistono ancora dei buoni romanzi incentrati sul realismo magico? Nel panorama letterario contemporaneo sembra che questo genere, molto diffuso per tutto il Novecento con esponenti illustri che hanno dato vita a opere indimenticabili, sia meno esplorato dagli scrittori e che lo sguardo sulle persone e sull’esistenza sia spesso caratterizzato da una visione più cinica e razionale, in netto contrasto con un tipo di narrazione più fantastica, misteriosa e spirituale su cui appunto il realismo magico pone le sue basi.
Other birds (Tlon, 2024, trad. di Clara Nubile) è un romanzo della scrittrice americana Sarah Addison Allen che sembra uno di quegli esempi virtuosi che vengono a sostegno di un genere letterario così importante.
Ambientato in una misteriosa isola del South Carolina, negli Stati Uniti d’America ai nostri giorni, Other birds è di fatto un romanzo corale dove i vari personaggi che animano la vicenda sono tutti importanti nel fare sentire la loro voce, contribuendo a tessere una trama robusta, solida, per quanto singolare e originale come poche. In realtà il personaggio che muove inizialmente la storia e che può essere considerata la protagonista è Zoey, giovanissima ragazza che si trasferisce sull’isola nell’estate che precede il suo ingresso all’università, avendo ereditato un appartamento dalla defunta mamma Paloma. Attorno a lei però ruotano le vite e le vicende dei numerosi personaggi che incontra a Mallow Island, in particolare nel condominio denominato "il giardino dei Turchini" dove è ambientata la storia. Il personaggio misterioso responsabile della ristrutturazione di questo complesso residenziale e vera celebrità dell’isola è lo scrittore Roscoe Avanger, che gli ha dedicato un suo romanzo dandogli grande fama, e si rivela un punto di riferimento dell’intera comunità; attorno alla sua figura ruota l’intero romanzo.
Zoey, con il suo carattere estroverso, socievole e positivo, riesce ben presto a interagire con gli abitanti de "Il giardino dei Turchini", a stabilire con loro delle relazioni significative e a farsi amare e rispettare nonostante la giovane età, al fatto di essere alla sua prima esperienza lontana dalla famiglia e alla mancanza di conoscenza della realtà dell’isola.
La curiosità più importante legata al "giardino dei Turchini" è rappresentata dalla presenza di una numerosa colonia di una misteriosa specie di uccelli tipici dell’isola, così chiamati per il colore del loro piumaggio e che dà il nome al complesso residenziale. I turchini sono volatili molto particolari, abituati alla presenza degli esseri umani proprio come degli animali domestici e che vivono indisturbati nel giardino che circonda il condominio, entrano spesso negli appartamenti degli inquilini e in parte in quello dell’anziano custode e amministratore Frasier; sembrano essere loro i veri padroni di tutto il complesso residenziale. Difficile capire che creature siano davvero, perché l’autrice non lo svela mai completamente e la loro misteriosa e costante presenza rimane uno degli aspetti più suggestivi e affascinanti del romanzo.
La storia si snoda da subito in un clima surreale e un po’ fantastico, tipico del realismo magico, in perenne sospensione tra realtà quotidiana ed elemento soprannaturale, data la quasi umanità di queste creature alate e il silenzio che circonda questo giardino, che sembra come sospeso nel tempo tra passato e presente, tradizione e modernità, unito al senso di mistero che sembra avvolgerlo. Tutto questo in una narrazione moderna per ambientazione, linguaggio, collocazione temporale (dato che sono presenti i più moderni mezzi tecnologici dei nostri giorni come computer, telefonini, tablet), in una cittadina americana che vive di commercio e turismo, ma come permeata da un contorno fiabesco e magico di grande e rara bellezza.
L’elemento soprannaturale è ciò che caratterizza il romanzo e da ciò si può considerare l’opera appartenente al genere del magico, del quale altrimenti potrebbero non esserci tracce così evidenti pur nell’atmosfera misteriosa che si avverte fin dalle prime pagine. Si tratta comunque di un libro in cui confluiscono elementi riconducibili a più generi letterari, in quanto la storia si apre con la morte di un personaggio e quindi c’è un po’ di giallo, anche se a dire il vero il mistero viene quasi subito svelato; sono presenti anche le caratteristiche di un’opera un po’ intimista e anche in parte quelle del "romance", essendoci anche delle vicende sentimentali che coinvolgono molti dei personaggi presenti. Per questo il romanzo può risultare gradevole a diverse tipologie di lettori e questo è senza dubbio uno dei suoi punti di forza.
Il motore attorno al quale ruota la storia è il tentativo di Zoey, aiutata in seguito da altri personaggi, di ritrovare un famoso libro scritto da Lisbeth Lime, una donna solitaria che vive nel "giardino dei Turchini" e conosce il famoso scrittore Roscoe Avanger, al quale aveva chiesto di occuparsi del manoscritto e provvedere alla sua pubblicazione. Di questo fatto è a conoscenza l’amministratore e custode Fraser, che vorrebbe risolvere il mistero. La donna però muore in circostanze poco chiare all’inizio del romanzo; da qui nasce il problema di ritrovare il libro misterioso, dato l’assoluto disordine dell’appartamento di Lisbeth, che vive da sola da quando suo figlio Oliver è partito per andare a studiare lontano e che è letteralmente circondato da scatoloni e mobili, dove la donna era solita accumulare soprattutto carte ma anche oggetti di ogni tipo.
Vivendo da sola e non ricevendo quasi mai visite nemmeno da parte della sorella Lucy, che vive in un appartamento di fronte ma con la quale è in cattivi rapporti, il ritrovamento del manoscritto diventa, in seguito alla sua scomparsa, un’autentica impresa dato il caos in cui versa il suo appartamento.
Other birds è un libro dove l’autrice ci insegna come le relazioni sane, autentiche, che nascono da una conoscenza graduale ma intima, paziente e per questo autentica tra le persone, nello specifico all’interno del romanzo tra i vicini di casa, crea legami profondi che sopravvivono al tempo e che possono essere d’aiuto a vivere meglio il nostro presente, attraverso la conoscenza del passato per progettare il futuro.
E così tutti i personaggi si trovano a ritrovare loro stessi attraverso l’opera instancabile di Zoey, inguaribile ottimista che riesce a intrecciare relazioni sincere con loro e ricucendo in parte le loro vite, grazie alla sua empatia e alla sua capacità di farsi carico delle difficoltà degli altri e rendersi utile nel mondo, come è nella sua natura. Tutti i personaggi riusciranno a liberarsi dal peso del loro passato per ricostruirsi una vita sana, serena e in linea con le loro aspirazioni.
Oliver, il figlio di Lisbeth, torna in seguito a vivere nel “giardino dei Turchini” alla notizia appresa della scomparsa della madre con cui aveva un rapporto difficile. Poi c’è Charlotte, una ragazza che nasconde un segreto inconfessabile legato al suo passato e che l’ha portata a fuggire e a decidere di vivere da sola dopo la terribile esperienza con la sua famiglia all’interno di una setta denominata la Chiesa di McCauley che ingannava le persone e le aveva riunite all’interno di una comunità dominata da una figura dispotica, ma anche ambigua, Marvin Mac Cauley, che in realtà era un impostore. Poi Frasier, l’anziano custode, che sa tutto del “giardino dei Turchini” e dei suoi abitanti, compresa Zoey e Oliver, tornati in questo complesso residenziale dove avevano vissuto da bambini ma sulla cui identità si scopre un mistero insospettabile, che il lettore scoprirà solo in seguito. Infine Mac, il cuoco cresciuto nella povertà e insieme ad altri ragazzi dell’isola da una benefattrice, Camille,che di fatto gli fa da mamma pur essendo grande d’età quando lo conosce e gli trasmette l’amore per la cucina e lo incoraggia a trovare la sua strada.
È bene precisare, senza anticipare troppo della trama, un particolare importante, cioè la presenza di anime dei defunti, fantasmi se si preferisce definirli così, la cui presenza aleggia sull’intero romanzo con dei brevissimi capitoli che l’autrice inserisce all’interno della storia, che intervallano quelli principali facendo sentire la loro voce e il loro punto di vista sulle vicende in corso e sui personaggi si quali sono legati. Si tratta di anime di persone defunte che non sono ancora libere di volare nell’altra dimensione, come in una sorta di sospensione della loro condizione che li pone ancora in contatto anche fisico con la vita terrena, facendo avvertire spesso la loro insolita presenza, una specie di limbo, pur avendo lasciato questo mondo, che potrà essere definito solo quando determinati avvenimenti presenti nella vita dei loro cari si saranno risolti in senso positivo. Solo a quel punto potranno vivere in una condizione di eternità e di distacco definitivo dal mondo terreno.
Ed è quindi questa singolare presenza, questa componente soprannaturale, discreta, silenziosa, non riconducibile a una religione precisa, ma certamente fortemente spirituale, a permeare l’opera, rendendo chiaro il legame con il realismo magico, il misticismo e il metafisico.
Tutto senza un dogmatismo che possa apparire fastidioso ai lettori non credenti, ma delicato, soave e puro, che conferisce una dimensione spirituale all’opera di straordinaria bellezza e rendendola per questo appassionante, coinvolgente ed emozionante a qualsiasi lettore dotato di un minimo di sensibilità.
Tra bellissimi paesaggi dove il mare e la natura sono protagonisti, le specialità culinarie dell’isola come i marshmallow, tipico dolce vero e proprio simbolo di Mallow Island, gli animali, come i turchini ma anche la gattina adottata da Mac sopravvissuta a un incendio scoppiato nei pressi del ristorante dove lavora, che con il loro candore sono un esempio significativo per noi esseri umani, il romanzo si dipana in un’atmosfera sempre sospesa tra realtà e magia, in un confine sottile che ogni giorno tutti noi dovremmo sperimentare nella nostra quotidianità.
Il finale del libro, pieno di risvolti sorprendenti, commoventi ed emozionanti, va assaporato a poco a poco e la maestria dell’autrice si nota anche in questa capacità di saper fare affiorare dettagli fondamentali che renderanno chiaro tutta la vicenda, pur nel senso del mistero che permane fino alla fine della narrazione.
Other birds è uscito per la la prima volta negli Stati Uniti nel 2022 e in Italia nel 2024 grazie alla casa editrice Tlon, con la traduzione di Clara Nubile. Una casa editrice romana indipendente da seguire con interesse, considerando l’ottima scelta di pubblicare questo singolare, quanto emozionante romanzo. La curiosità è che si tratta di uno di quei rari esempi in cui il titolo originale di un’opera di narrativa straniera non è stato tradotto in italiano e una volta tanto coincide. Scelta davvero originale e vincente dato che la scelta del il titolo Other birds, espressione con la quale vengono indicati i turchini, questi strani volatili, fa riferimento a un passaggio del libro in cui è il custode Frasier a definirli in questo modo.
Sarah Addison Allen è nata ad Asheville nella Carolina del Nord, negli Stati Uniti d’America, ed è nota come scrittrice anche lo pseudonimo di Katie Gallagher. Ha ottenuto la popolarità e la fama nel 2007 grazie al suo romanzo Garden Spells, vero e proprio bestseller negli Stati Uniti e in particolare del “New York Times”, al quale sono seguiti altri quattro romanzi nel giro di cinque anni di notevole successo, spesso incentrati sul realismo magico. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti prestigiosi per le sue pubblicazioni. I suoi libri sono attualmente tradotti in trenta lingue.
Sarah Addison Allen è brava nel raccontare questa straordinario legame che intercorre tra razionale e irrazionale, tra misticismo e crudo materialismo, in una sorta di meraviglioso mosaico che è la vita e dove ogni tassello è inserito al posto giusto e conferendo un profondo senso alla nostra esistenza. Questo libro è un meraviglioso viaggio nella complessità ma anche nella magia della vita, dove abbracciare la complessità è necessario per comprendere meglio la realtà che ci circonda, non rinunciando a una visione spirituale dell’esistenza umana in grado di arricchire e non limitare la nostra visione, sempre però improntata in un inguaribile ottimismo che permea quest’opera anche nei momenti di dolore, di incertezza, di dubbio, di sconforto e di angoscia.
Il realismo magico di Sarah Addison Allen non è fantasia o evasione dalla realtà, ma intima connessione con essa, un abbandono spirituale fiducioso e totale nella bellezza della vita, in cui il mistero rimane ma la speranza non viene mai delusa e per questo è più che mai autentica, viva e pura.

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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Other birds
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