Palermo occultata. Guida minima ai luoghi misteriosi ed esoterici della città
- Autore: Lucia Vincenti
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2021
Il sottotitolo di copertina recita: “Guida minima ai luoghi misteriosi ed esoterici della città”, a significarne i contenuti di Palermo occultata. Guida minima ai luoghi misteriosi ed esoterici della città di Lucia Vincenti (Tipheret, 2021). Questo libro, curato nella prefazione da Marco Romano, raccoglie una serie di articoli che l’autrice ha pubblicato periodicamente sul “Giornale di Sicilia”, che trattano un filone particolare attinente la città di Palermo, quello relativo agli aspetti più segreti e nascosti di questa splendida città.
Una “Palermo occultata” piena di fascino e di mistero, in cui si sono manifestati eventi e situazioni insolite e particolari; una città in cui vi è stata una stratificazione di popoli e una serie di leggende, storie e verità intrise sovente anche di misticismo.
Ma si tratta di anche di esoterismo che attiene a ciò che non si conosce, una materia sovente vista con timore e sospetto. Si va quindi con questo libro alla ricerca di storie occultate, come recita il titolo, e Palermo è ricca di una tradizione antica.
La Sicilia è pregna di una cultura che per la maggior parte è andata persa per diverse ragioni. L’Isola del Mediterraneo è una terra, come è noto, in cui vi sono state diverse dominazioni e culture che si sono integrate, ognuna lasciando un segno particolare dove è dominante quello lasciato dall’Alchimia e dall’Esoterismo. Sono materie e pratiche poco trattate, perché spesso vi è la paura di essere giudicati malamente e di essere oggetto di critica. L’alchimia parla un linguaggio segreto, fatto da simboli, colori, gesti che sono di difficile spiegazione e dove si svela troppo, vi è il pericolo che queste verità possano essere usate in maniera diversa.
Diversi gli argomenti trattati nel libro quali il simbolismo che passeggiando per la città ritroviamo in molti edifici. Tra questi edifici vi è lo Steri, il palazzo dei Chiaramonte con i suoi celebri graffiti realizzati con mezzi di fortuna nelle carceri, oggetto di un’attenzione particolare da parte dell’autrice che fornisce un’interpretazione di quanto rappresentato che nasconde verità incredibili. La maggior parte di persone che vi furono imprigionate conoscevano bene materie relative all’Alchimia. Questo lo si vede in alcuni richiami come quello a San Giovanni, che è il protettore degli alchimisti, o il richiamo al triangolo e di queste immagini, troviamo le foto all’interno nel volume con raffigurazioni piene di mistero.
Diverse le opere in cui figurano simboli esoterici e massonici in particolare, come il sole e la luna insieme ad altri elementi illustrati nel libro, che incorsero negli strali dell’Inquisizione e che vennero distrutte. E il compito che si prefigge l’autrice è quello di andare a scoprire tutti questi tesori, tutti i segreti simbolici di Palermo che implementano il suo patrimonio culturale. Si tratta di un tema interessante e di un filone poco conosciuto che costituisce un percorso ineludibile per una piena conoscenza della città. L’autrice si muove in questa ricerca con approccio deciso, ma insieme delicato con una corretta sensibilità e con una buona dose di consapevolezza. A Palermo, convivono e coabitano elementi legati all’Alchimia e all’esoterismo e sensibilità religiose diverse, in primis quella cattolica con cui si può entrare in contrasto.
Fra i diversi simboli presi in esame vi è il serpente che non è sempre un simbolo negativo. Il serpente avvinghiato al "Genio" di Piazza Rivoluzione e quello di Villa Giulia, sono due rappresentazioni diverse.
Diversi i simbolismi presenti in altri luoghi, tra cui Villa Airoldi, dove si ricorda di alcuni personaggi della casata che hanno accresciuto il fascino del luogo. Monsignore Alfonso Airoldi non solo fu un ecclesiastico e Giudice del Tribunale Regio, ma rivestì un importante ruolo nella Massoneria ed era anche Segretario del Santo Uffizio che recludeva nelle segrete dello Steri, massoni e alchimisti in un singolare e contrastante intreccio di compiti e attribuzioni. Nei saloni della villa, è costante tra gli altri simboli il richiamo al “Rebis”, simbolo dell’unione del maschile e femminile anche attraverso i colori. Vi è difatti rappresentato un uomo nero che abbraccia una donna bianca, che suscitò per i tempi parecchio scandalo ma che in realtà nel contrasto cromatico è anch’essa una rappresentazione alchemica.
L’autrice verso i monumenti di Palermo, di cui sono qui stati indicati solo alcuni tra i tanti trattati nel libro, ha pertanto una visione particolare, che è non solo quella artistica. Sono materie di cui Lucia Vincenti si occupa da tempo come studiosa della Storia e in specie della Shoah e dell’Ebraismo, che contiene al suo interno molti elementi simbolici.
Nell’osservare e ammirare i monumenti cittadini di Palermo, vi sono due diversi modi di vederli: non solo dal punto di vista artistico, ma anche dal punto di vista misterico e dell’occultismo, e l’uno non esclude l’altro. Non occorre una specifica sensibilità, in quanto le due sensibilità possono convivere e integrarsi.
Il volume costituisce con la sua serie di articoli raccolti uno stimolo autentico alla conoscenza di luoghi che spesso gli stessi abitanti della città trascurano di visitare, o li osservano distrattamente senza approfondire.
Diversi luoghi e monumenti descritti nel prezioso volume sono osservati con un desiderio di leggere con attenzione tutti i segni, apparenti o nascosti, nell’intento di decriptare ogni piccolo riferimento a ciò che non si coglie a prima vista. L’autrice pare perdere il senso immediato della bellezza estetica, per cogliere insieme quello che sta intorno all’apparenza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Palermo occultata. Guida minima ai luoghi misteriosi ed esoterici della città
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