Papà, chi l’ha inventato?
- Autore: Ilan Brenman
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2017
“Papà chi l’ha inventato?” (Gallucci, 2017, titolo originale Pai, quem inventou?, traduzione di Daniele Petruccioli, disegni di AnnaLaura Cantone) è dedicato a tutti i bambini che vogliono conoscere i “come” e “perché” delle cose, come la piccola protagonista del libro dello scrittore israeliano Ilan Brenman, cresciuto in Brasile, considerato uno dei più importanti autori brasiliani di libri per bambini.
“Faceva caldo, il mio studio era un forno e le parole preferivano restarsene comode al fresco, nella mia testa”.
Il papà aveva deciso di andare nella biblioteca di casa a leggere per ristorare la sua mente quando aveva visto la figlia sulla panca celeste intenta a sfogliare il libro gigante.
“Il nostro preferito!”.
Padre e figlia si erano scambiati un’occhiata d’intesa e l’uomo si era accomodato accanto a lei. La bambina accarezzava le pagine del volume e,
“come temevo, eccola cominciare con le domande: Papà, chi ha inventato la carta?”.
Il padre con pazienza aveva iniziato a rispondere ai tanti quesiti che gli venivano proposti uno dietro l’altro. “Chi ha inventato il sole?”. Per distrarre la figlia il papà si era messo a raccontare una quantità di storie sugli dei e sugli eroi greci.
“Chi ha inventato la guerra?”.
Questa era facile: gli uomini ovviamente. La bambina si era intristita a causa dell’argomento. Allora l’affettuoso babbo le aveva fatto una carezza sul visino.
“Chi ha inventato le coccole?”.
Sempre gli uomini era stata la semplice domanda. Il sorriso era tornato e con esso altre domande “Chi ha inventato il crème caramel?”. Il padre aveva replicato che era stata la nonna Diana.
“Chi ha inventato le storie? Penso sia stato uno che si sentiva molto solo”.
Il papà riteneva che certi bambini, come la propria, sono come le mitragliette con i loro scoppiettanti interrogativi. Però l’uomo sapeva che sua figlia era particolare, perché la sua intelligenza le faceva fare sempre domande spiazzanti che lo sorprendevano.
“Chi ha inventato la tristezza?”.
Sicuramente gli stessi che hanno inventato la felicità aveva risposto il saggio padre. L’uomo si era reso conto che parlare con la bambina
“le parole hanno cominciato a voler saltellare in giro piene di argomenti interessanti”.
Per il papà era giunto il momento di tornare a scrivere al computer avvertendo l’irrequietezza delle sue dita. C’era giusto il tempo per un’ultima domanda. Poi il babbo, dopo una carezza al capo della piccola, aveva chiuso la porta del suo studio per iniziare a dare aria alle parole. Una nuova storia stava nascendo.
“Per un bel po’ di tempo, tutte le volte che poteva, mia figlia mi chiamava e mi chiedeva: Papà, chi ha inventato...? Erano domande talmente irresistibili che per alcune inventavo risposte sul momento, altre andavo a studiarmele, per poi rispondere alla mia piccola curiosona con cognizione di causa”.
Alla fine del volume, con queste parole si esprime il bravo autore il quale invita, a tutte le età, di non perdere mai la voglia di conoscenza. Un albo ironico e profondo che stimola l’osservazione e la ricerca senza fermarsi all’apparenza.
“Papà, ma insomma, a me chi mi ha inventato?”.
Papà, chi l'ha inventato?
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