Passi nel buio di Phillip Margolin

Un thriller che vi terrà con il fiato sospeso firmato dalla penna di Phillip Margolin, autore di punta dei legal thriller all’americana. Passi nel buio (Sperling & Kupfer, 1998, trad. Lisa Morpugno) è un libro ricco di colpi di scena che analizza a fondo il concetto, talvolta equivoco, di “giustizia”.

Passi inquietanti. Queste pagine narreranno una storia agghiacciante.
Gli ingredienti? Presto detto: un pazzo criminale, avvocati che difendono qualunque cosa in nome del dio denaro e cartelli della droga senza scrupolo alcuno.
Che piatto potrà mai venir fuori, da tutto questo? Indigesto. Tremendamente indigesto.
Uno di quegli avvocati di poche righe fa risponde al nome di Matthew Reynolds e dovrà difendere nientemeno che Abigail, un pubblico ministero.
Si sa, la corruzione, in un modo o nell’altro, riesce a giungere anche ai piani alti e Abigail ne è l’ennesima conferma. O forse un abile capro espiatorio.
Anche se, ovviamente, lei si professa innocente.
Lei è stata incastrata da un supertestimone che, ovviamente, è protetto.
Da chi? Perché?
E, soprattutto, la domanda principale: lei è davvero colpevole o è addirittura più abile di chi l’ha messa in mezzo?
La macchinazione sicuramente c’è stata, ma da parte di chi?
Leggete queste pagine e lo scoprirete…

Philip Margolin ci dona un thriller che entrerà di prepotenza nelle nostre giornate. Sconvolgendole, inutile dirlo.
Una storia che entrerà sottopelle e ci “costringerà” a seguirla fino alla fine, un epilogo che potrebbe accontentare molti ma che sembra sempre sul punto di non arrivare.
D’altronde è questa la forza di un grande thriller, riuscire a tenere il lettore sulle spine fino all’ultima pagina.
Personaggi sapientemente dettagliati che metteranno in scena per noi un vero e proprio film al quale assisteremo impotenti, pop-corn e bibite al nostro fianco, pronti a goderci l’ennesimo colpo di scena.
E arriveranno, non temete.

Un libro dedicato a chi ama le storie che tengono con il fiato sospeso ma anche e forse ancor di più a chi ha sempre snobbato questo genere.
In fin dei conti i libri non chiedono molto e, soprattutto, non giudicano. Quindi perché non mettere da parte i pregiudizi e provare a lanciarsi in un’avventura?
Chissà, potrebbe nascere un’amicizia. O magari un amore, chi lo sa.
A ogni modo il vostro tempo sarà ben speso.
E questa è la migliore delle garanzie.