Patrimonio al futuro
- Autore: Giuliano Volpe
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2015
“Patrimonio al futuro. Un manifesto per i beni culturali e il paesaggio” di Giuliano Volpe, edito da Electa nel 2015, con prefazione del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, è un libro che si interroga sul ruolo che il patrimonio culturale e il paesaggio possono svolgere nel contesto della crisi che
“l’Italia, insieme all’Europa e all’intero mondo occidentale, sta vivendo”.
Giuliano Volpe si inserisce, quindi nel dibattito sui beni culturali e paesaggistici: si domanda quale ruolo possa svolgere il patrimonio culturale e il paesaggio e come possa la
“conoscenza e la tutela della materialità della storia contribuire alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo e, quindi, di un nuovo modello di società”.
La sua ricerca gli consente di enucleare idee innovative e di offrire proposte che spaziano dall’affermazione di una concettualizzazione olistica del patrimonio culturale e del paesaggio a nuovi metodi di formazione del personale delle soprintendenze e dei giovani professionisti, dalla comunicazione alla amministrazione e conduzione dei beni culturali e ambientali; entra anche nel merito di quali debbano essere le funzioni e i compiti dello Stato, dei cittadini e dei privati, che dovrebbero sponsorizzare attività di recupero e restauro.
L’esperienza di Giuliano Volpe è ampia e prestigiosissima: professore di Archeologia presso l’Università di Foggia ed ex Rettore (dal 2008 al 2013) della stessa università, ha anche ricoperto la carica di Presidente del Consiglio Superiore dei Beni culturali e paesaggistici del MiBACT, nonché quella di direttore di importanti scavi e ricognizioni archeologiche in Italia e all’estero, oltre ad esser stato coordinatore della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia ed autore di diverse importanti pubblicazioni. Giuliano Volpe propone una “alleanza degli innovatori” affinché, attraverso il cambiamento, sia possibile superare il conservatorismo e cogliere le opportunità che le sinergie tra turismo e attività culturali possono configurare. Un primo passo in tale direzione è rappresentato dalla scelta di riunire, nel 2013, sotto un solo Ministero, la gestione e il coordinamento delle attività culturali e di quelle turistiche, una scelta che, come nota Volpe, è
“da molti considerata una sorta di svilimento della cultura e un suo asservimento, mentre forse dovremmo considerare questo connubio come una grande opportunità per caratterizzare il turismo in senso culturale: un progetto quanto mai opportuno per un paese come l’Italia”.
In appendice è riportata la relazione sull’attività svolta dalle Commissioni del Consiglio superiore per i Beni Culturali nel periodo compreso tra aprile e luglio 2014; la verifica della trasportabilità dei Bronzi di Riace all’Expo di Milan e l’attività del MIBACT e di Roma Capitale per l’elaborazione di un piano strategico per la sistemazione dell’area archeologica centrale di Roma.
Patrimonio al futuro. Un manifesto per i beni culturali e il paesaggio
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