Piccole Storie Indaco
- Autore: Paolo Amoruso
- Anno di pubblicazione: 2011
Il dramma umano deriva dal camminare per tutta la propria esistenza accanto a un’ombra, la nostra ombra. Ogni parola o pensiero è frutto di amore e odio per la nostra ombra, l’altra parte di noi, quella zona della mente con la quale viviamo in eterno conflitto.
Il dolore e la sofferenza rendono la vita un immenso campo di battaglia, ma non fanno dimenticare all’autore che essa, malgrado tutto, va vissuta respirando a pieni polmoni e “camminando sull’acqua”. La quotidianità va affrontata a viso aperto, senza esitare, certi di poter contribuire, seppur in modo infimo, al progredire dell’essere umano.
Un’azione qualsiasi o un gesto consueto e apparentemente semplice come annaffiare le piante diventa “bagnare”. Annaffiare è un gesto umano, quasi banale. Bagnare è divino. È l’imitazione della pioggia che viene giù dal cielo in modo disordinato e casuale. Ma in tutto quel disordine che alberga nella mente del giovane poeta sembra illuminarsi un percorso logico, una strada sofferta, un viale illuminato da piccoli fari e fatto di passi, di emozioni e fatalità.
L’autore riconosce i propri dolori. Combatte, si impegna a costruire, a mettere ordine dentro di sé, a fare spazio e a rassettare i tasselli della sua mente, che chiama agilmente “oceani sperduti”. L’aggettivo sperduti aggiunto a oceani sembra quasi pleonastico, in quanto l’oceano è già di per sé una immensa e incalcolabile massa d’acqua. Tuttavia “sperduti” rende ancora meglio l’infinità leopardiana e ancestrale della sua esistenza. Paolo osserva l’orizzonte immenso dalla sua piccola sediolina di paglia.
Non demolisce, abbellisce i suoi versi. Costruisce. Per caso, o per sua volontà? Io dico per entrambi. Il poeta desidera porre rimedio al male, e lo fa servendosi di strumenti occasionali, costituiti dal suo sangue e dal suo male, “maturato così celermente”.
Ritorna spesso sul tema dell’acqua, della massa oceanica e burrascosa, calmata solo dalla pace interiore, che si identifica, quasi biblicamente, nella figura della colomba.
Energia, allegria, riflessione e dolce paura sono gli elementi di questa silloge: la carica adolescenziale si tramuta in pensiero e il pensiero in ovattata paura del domani, in un climax meravigliosamente e semplicemente descritto da versi brevi e concisi.
L’amore per una donna è amore eterno, è amore dalla nascita e amore dopo la morte. È amore per la madre, è amore per Dio. È il concetto più vasto e potente che possa uscire dalla sua penna, che a volte si avvicina, a volte sembra allontanarsi da lui. È come un rifiuto e un desiderio continuo di fondersi con l’amore stesso. E la sua scrittura è decisamente il suo atto d’amore.
Piccole storie indaco
Amazon.it: 4,30 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Piccole Storie Indaco
Lascia il tuo commento