Piterbol 50+Passi! di Angelo Dellarovere

Ha calpestato i parquet di mezza Italia per una vita o quasi nelle vesti di pivottone roccioso dalla mano gentile. Protagonista tra i campi delle minors, il basket ha scandito la sua esistenza per parecchi anni, e anche se le scarpette sono appese al fatidico chiodo, continua a restare sul pezzo occupandosi di settori giovanili e camp estivi. Il curriculum di Angelo Dellarovere non si esaurisce qui, anzi: l’amore per la pallacanestro non gli ha impedito di curare altri interessi come il disegno, il fumetto, la narrativa, lo yoga. Li ha condensati tra le pagine di Piterbol 50+/Passi! (La Crew, 2022).

Un libro double face. Da una parte Piterbol 50+, una serie di strisce a fumetti incentrate su di un giovane giocatore di basket, Piterbol, appunto, poi basta girare il libro ed ecco Passi!, ovvero trentuno racconti brevi.
Partiamo da Piterbol 50+, nient’altro che un “metafumetto”, nel senso che il protagonista è pensato e disegnato da Petre, uno dei personaggi principali delle strisce.
L’immaginario ruota attorno a una palla da basket rimbalzante in una improbabile cittadina dell’est europeo. Partite, allenamenti, agonismo, tiri impossibili (preferibilmente da metà campo), tattica e tecnica, il sogno di diventare campioni: è tutto quel che si trova all’interno dei disegni stralunati di Dellarovere, tra battute fulminanti e ironia a palate.
Si parla di sport, certo, ma si arriva da tutt’altra parte, fino a toccare temi delicati quali il razzismo, la diversità, il bullismo, la competizione tra maschi e femmine, la famiglia, il rapporto tra adulti e bambini.

Con Passi!, l’autore mette da parte le chine e comincia a raccontare. O meglio, a raccontarsi. Il basket è sempre lì, dietro l’angolo, ma Dellarovere allarga lo spettro. Sino a mettere in mezzo il figlio Pietro e le sue disavventure da adolescente, lo yoga, gli amici di sempre, i problemi di tutti i giorni in una Genova sin troppo complicata.
Il tono è quasi sempre scanzonato, divertito, sarcastico, tragicomico, salta in mente il Paolo Villaggio scrittore con la sua satira dissacrante, e non è solo una questione di contiguità geografica. Ogni tanto la narrazione prende altre direzioni, valga per tutti l’esempio di Mammolo il girasole, un inno alla libertà, forse anche a Hermann Hesse, se il paragone non suonasse troppo irriverente.

Un volume che esalta l’indubbia poliedricità di Angelo Dellarovere, ma non è tutto: vale la pena spendere qualche parola anche su La Crew, che edita il libro. Una ragione sociale dietro alla quale agisce un gruppo di aziende, artigiani, artisti e professionisti che condividono i valori espressi dal libro e lavorano per promuoverli nel mondo reale. “La Crew”, tra le tante attività, organizza iniziative propedeutiche all’introduzione del lavoro per tutte le abilità, si propone di migliorare gli aspetti cognitivi, emotivi e motori dei partecipanti, per la loro integrazione sociale e la buona salute psico-fisica, con l’obiettivo di formare i giovani al lavoro, trovando e stimolando le migliori abilità di ognuno. Una ragione in più per avvicinarsi a Piterbol 50+Passi!.