Più veloce del vento
- Autore: Tommaso Percivale
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2016
“Più veloce del vento” (Einaudi Ragazzi, 2016) di Tommaso Percivale è la storia romanzata della ciclista su strada italiana Alfonsina Morini (1891-1959), prima donna a competere nelle gare maschili, ritenuta tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile.
Fossamarcia, 16 marzo 1891.
“Ci sono pochi luoghi al mondo in cui la nebbia è più fitta e impenetrabile di quella dell’Emilia”.
In una vecchia e malconcia casa colonica il contadino Carlo Morini pregava in cuor suo per il figlio che gli stava per nascere
“Dammi un maschio, terra buona. Dammi un maschio che mi serve anche per te”
mentre la campagna fremeva e scalpitava, impaziente di dare il benvenuto a una nuova vita. Nella stanza, vuota di animali, perché o erano morti o erano stati sbranati, l’uomo riteneva una iattura avere un’altra figlia femmina dopo la primogenita Emma di due anni. Infatti, Carlo conosceva bene l’importanza di avere maschi dalle braccia forti per lavorare la terra. La bella e rigogliosa moglie Virginia aveva appena partorito una femmina ma la neonata non sarebbe stata
“un nuovo peso da sopportare, da mantenere”
per poi darla in sposa. La neonata Alfonsina aveva dinanzi a sé una strada di fatica ma anche di grandi soddisfazioni. Corre il tempo e una bambina di dieci anni, piccola ma robusta, dai capelli ricci neri amava andare a scuola per imparare, perché in casa si spaccava la schiena dal duro lavoro quotidiano. Alfonsina, però, aveva l’argento vivo e mani forti e la sua energia la faceva lavorare come un maschio. La bambina era molto brava a scuola e la maestra la apprezzava molto. Dopo la lezione tornava a casa a Fossamarcia, “era una fossa marcia davvero”, e si recava nei campi a portare il pranzo al padre, che da quando gli erano nati tre maschi, il rammarico di avere due femmine si era un poco attenuato. Fonsina, com’era chiamata in famiglia, dava da mangiare alle galline, puliva il pollaio e annaffiava l’orto, trasportando pesanti secchi d’acqua. In casa, la sarta Virginia aspettava la figlia per ricamare e cucire. Alfonsina era brava e i suoi lavori erano molto ricercati dalle signore del vicino paese di Castenaso. Mentre la decenne cuciva, si chiedeva se per le donne fosse possibile una vita diversa,
“un po’ di spazio anche per sé stesse”.
Alfonsina voleva vedere che cosa ci fosse oltre “quelle colline”, per cercare un altro posto da esplorare. Quando Carlo aveva comprato una bicicletta usata “un groviglio di tubi di ferro teneva insieme due ruote sottili”, Alfonsina aveva intuito che quel vecchio ma affascinante arnese sarebbe stato le ali che l’avrebbero dato il modo di cambiare la sua vita. Da quel momento, la ragazzina, nata per correre e per vincere, non si sarebbe più fermata. Dalle prime vittorie nella sua Regione per poi recarsi a Torino dove si guadagnò il titolo di
“miglior ciclista italiana”
fino a partecipare nel 1924 al Giro d’Italia, Alfonsina, la pioniera del ciclismo femminile, riferita alla bicicletta, diceva
“senza di me non è niente, ma con me sopra diventa un gabbiano”.
Una figura di donna determinata e combattiva, la quale grazie all’impegno e alla sua grande passione, ha dominato in un mondo che sembrava esclusiva dell’uomo.
“Io sono Alfonsina Morini, corridora, campionessa”.
Nel giorno che festeggia la Festa delle donne, la storia di Alfonsina ricorda, specialmente alle ragazze di oggi, che nessun sogno è troppo grande per essere inseguito.
“Quando pedalo io sono il vento. Posso andare più lontano di chiunque altro al mondo”.
Più veloce del vento
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libro bellisimo lo consiglio a tutti e poi il prezzo e leggerissimo e de divertente il libro.per me ai bambini piacerà un sacco perchè il libro parla dei desideri che si vogliono esprimere.
Molto bello come libro letto molto volentieri e preso spunto da questo grandioso libro