Posti in piedi
- Autore: Gauz
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2015
Giacca nera, pantalone nero, camicia nera, cravatta nera, così sono vestiti i Men in black, alti e di bell’aspetto, i vigilantes dei grandi negozi degli Champs-Élysées: immigrati dall’Africa, congolesi, ivoriani, guineani, senegalesi, vengono assunti dalle società di sicurezza gestite dai bianchi, come guardie private, pagati per stare in piedi, a controllare che nessuno rubi nei grandi magazzini.
“Posti in piedi” (Elliot, 2015) narra le vicende di Ossiri, uno studente ivoriano che giunge in Francia in cerca di un’occupazione. Inizia così la sua avventura a Parigi, nella città dell’amore e delle luminarie, e diviene un man in black, a salario minimo garantito, in un negozio d’abbigliamento dei grandi magazzini. Il mondo dei clienti e dello shopping sfila sotto i suoi occhi ironici, nella sua postazione dalla quale nulla gli sfugge, ed egli annoterà i contrasti, le abitudini, le manie, ed anche i paradossi, dei francesi che rifiutano il sacchetto con la scritta saldi in inglese, delle ragazze che provano i vestiti con l’iPhone in mano, alle habitué che comprano abiti come se fossero beni deperibili e tornano ogni mese, ogni settimana, ogni giorno, a volte anche più volte al giorno.
Uno sguardo graffiante e severo sulla nostra società dai consumi eccessivi.
“A Parigi, in quasi tutti i negozi, quasi ogni vigilantes è nero. Ciò mette in luce un legame, si direbbe, matematico tra tre parametri: pigmentazione della pelle, situazione sociale e geografia. Ne deriva il teorema enunciato come segue: a Parigi, l’elevata concentrazione di melanina nella pelle predispone particolarmente al mestiere di vigilantes. Ma ovunque, nel mondo, situazioni amministrative, idee promosse, livello di cultura, razzismo esibito o inibito, pressioni economiche, finiscono sempre per imporre agli uomini che possiedono una situazione pigmentale particolare una situazione sociale particolarmente poco gratificante … una posizione sociale prossima al nulla.”
Gauz racconterà anche i diversi periodi dell’immigrazione africana in Francia attraverso il vissuto dei suoi personaggi, le politiche sbagliate e il peso delle dominazioni francesi. Gli anni di bronzo, quelli della crisi petrolifera, della guerra fredda e delle chiusura delle frontiere voluta da Giscard d’Estaing; l’età dell’oro e gli anni di piombo, quelli che seguirono all’attacco terroristico delle Torri gemelle nel 2001. Un affresco dei nostri tempi, della nostra storia odierna che, tra situazioni ironiche e divertenti, pone in evidenza, in un mondo globalizzato, le esclusioni sociali e le profonde disuguaglianze tra gli uomini.
Posti in piedi è il romanzo d’esordio di Gauz, nome d’arte di Armand Patrick Gbaka Brédé, nato in Costa d’Avorio ed oggi fotografo, scrittore ed editore di una rivista economica francese. In passato, da immigrato in Francia, ha fatto decine di lavori fra i quali il vigilante. Gauz si è ispirato alla propria esperienza di immigrato. La sua è una storia personale di sofferenze ma dal finale felice. Laureato in Chimica arriva a Parigi e, tra mille difficoltà e svariati lavori, diviene come tanti della periferia parigina un sans papiers ed infine cittadino francese. Acclamato dalla critica francese come miglior romanzo dell’anno e vincitore del Premio dei librai Gibert Joseph, Posti in piedi è brioso ed intelligente e induce a non poche riflessioni. La sua satira sociale emoziona il lettore perché, oltre all’umorismo caustico, offre uno sguardo realistico ed inconsueto sul disagio e sulle difficoltà di integrazione.
Posti in piedi
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