Le poesie di William Butler Yeats, premio Nobel per la Letteratura nel 1923, sono poesie autunnali, che si adattano perfettamente alla sottile malinconia che pervade questa stagione. Sembrano essere il preludio di qualcosa, proprio come il vento d’autunno porta con sé un presagio d’inverno soffiando tra le foglie ormai fragili degli alberi.
C’è una poesia in particolare che pare incarnare l’essenza più pura della malinconia: parla della vecchiaia, dunque della vita che lentamente sfiorisce, ma anche di un amore immortale. Si intitola When You Are Old, traducibile in italiano come Quando sarai vecchia e nel testo originale è lenta come una ballata, sembra essere suonata dalle corde struggenti di un violino.
Procede per immagini folgoranti: c’è un camino acceso e una donna seduta in poltrona con un libro in mano; la donna è ormai anziana, le sue mani sono solcate da rughe, gli occhi hanno perso la luce di un tempo; in seguito la poesia si eleva a un livello spirituale, metafisico sino a chiudersi dinnanzi all’immensità indefinibile di un cielo stellato, “uno sciame di stelle” eternamente luccicante come una passione che sempre brucia nel cuore e non lo consuma.
La lirica fu pubblicata nella seconda raccolta poetica di William Butler Yeats, The Rose (1893). Nel testo l’autore si rivolge direttamente alla donna amata e la invita a proiettare la sua mente nel futuro, a quando non sarà più bella e affascinante, solo in quel momento capirà chi l’ha amata veramente senza affidarsi al valore effimero e transitorio della bellezza.
When You Are Old è tuttora considerata una delle più belle poesie d’amore perché intreccia temi importanti quali la passione amorosa, il rifiuto, la giovinezza, al sentimento ineffabile del tempo che scorre.
Scopriamo testo, analisi e commento della poesia di Yeats.
Riportiamo anche il testo originale per mantenere intatta la cadenza musicale della lirica del poeta irlandese che, purtroppo, nella traduzione perde le sue melodiose assonanze.
Quando sarai vecchia di William Butler Yeats: testo
Quando sarai vecchia e grigia e dal sonno onusta,
e sonnecchierai col capo tentennante accanto al fuoco,
prendi questo libro e lenta leggi,
e sogna il dolce sguardo
che avevano un tempo i tuoi occhi, e la loro ombra profonda.In molti amarono i tuoi attimi di felice grazia
e amarono la tua bellezza con amore falso o vero,
ma un uomo solo amò la tua anima pellegrina,
e amò le pene del tuo viso mentre incessante mutava.Piegati ora accanto all’ardente griglia del camino
e sussurra, con tristezza, come l’amore scomparve,
e vagò alto sopra le montagne,
e nascose il suo viso in uno sciame di stelle.
Quando sarai vecchia di William Butler Yeats: testo originale
When you are old and grey and full of sleep,
And nodding by the fire, take down this book,
And slowly read, and dream of the soft look
Your eyes had once, and of their shadows deep;How many loved your moments of glad grace,
And loved your beauty with love false or true,
But one man loved the pilgrim soul in you,
And loved the sorrows of your changing face;And bending down beside the glowing bars,
Murmur, a little sadly, how Love fled
And paced upon the mountains overhead
And hid his face amid a crowd of stars.
Quando sarai vecchia di William Butler Yeats: analisi e commento
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Fondamentalmente Quando sarai vecchia può essere letta come una poesia sul rimpianto. Yeats in questi versi parla di un amore perduto.
La lirica si apre con un’esortazione: il poeta invita la donna amata a figurarsi la sua vecchiaia, quando la sua bellezza giovanile sarà in parte sfiorita e i suoi occhi avranno uno sguardo più severo, meno sognante. In quel momento, dice, rimpiangerà l’amore che lui gli aveva offerto un tempo che ormai è volato via, andando oltre le cime delle alte montagne, si è dissolto nel cielo in uno scintillio di stelle.
L’intero componimento è strutturato nel modo di far percepire al lettore la scena con tutti e cinque i sensi: ci sono le fiamme del camino che emanano calore, poi l’impatto visivo della donna che è “grigia” - con un colore per metonimia rimanda all’anzianità del corpo - e “sonnolenta”, attributo fisico che allude alla stanchezza della vecchiaia.
La seconda strofa presenta un potente flashback: il poeta ricorda la donna com’era in gioventù, bella, luminosa e affascinante, circondata da amici e spasimanti. Tutti amavano il suo volto giovane e il suo sorriso; ma uno solo amava lo smarrimento della sua anima “pellegrina” e indomabile. Quell’anima tenace è tutto ciò che ora sopravvive nella vecchiaia, quel che identifica la donna ben oltre la chioma di capelli grigi e lo sguardo opaco.
Il verso più bello di Yeats è quello in cui il poeta dice:
And loved the sorrows of your changing face.
L’amore del poeta per la donna era così assoluto che non amava soltanto il suo viso animato dal momento gioioso del sorriso, ma persino nelle pene, nelle sofferenze che talvolta lo sfiguravano conducendolo al pianto. In poche ma evocative parole Yeats disse alla donna di averla amata più intensamente nei suoi momenti di tristezza; pensiero che ricorda la dedica di Umberto Saba alla moglie Lina “per le altezze l’amai del suo dolore”.
Nella terza strofa si ritorna al momento presente/futuro in cui la donna è anziana e si piega sulla grata ardente del camino, sopraffatta da una malinconia indefinibile. In questa atmosfera Yeats inserisce la figura retorica più potente, la personificazione dell’amore “When love fled”, immagina che l’amore sia volato via come se fosse dotato di un proprio corpo e di un proprio spirito.
C’è questo concetto del lento mutare di tutte le cose che è uno dei temi fondanti della poesia: il volto della donna si trasfigura dalla giovinezza alla vecchiaia, la bellezza appassisce e, infine, c’è l’amore non corrisposto che vola lontano eppure non muore, anzi, continua a splendere.
In pochi versi William Butler Yeats riesce a racchiudere il malinconico fluire del tempo, fotografandolo nei suoi mutamenti: prima che come una poesia d’amore, dunque, When You Are Old può essere letta come una poesia sul tempo.
L’amore dunque se n’è andato, ma non è svanito del tutto. Il poeta immagina che abbia superato le cime delle montagne sino a raggiungere il cielo brillando in alto, tra le stelle, dove sopravvivono le cose che i mortali hanno perduto e che sono condannati a rimpiangere ogni giorno della loro vita.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Quando sarai vecchia” di William Butler Yeats: la poesia dell’amore perduto
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Quando sarai vecchia, bimba (Ronsard già te lo disse),
ricorderai quei versi che io recitavo.
Avrai i seni tristi d’aver cresciuto figli,
gli ultimi germogli della tua vita vuota...
Io sarò così lungi che le tue mani di cera
areranno il ricordo delle mie rovine nude.
Comprenderai che può nevicare in Primavera
e che in Primavera le nevi son più crude.
Io sarò così lungi che l’amore e la pena
che prima vuotai nella tua vita come un’anfora piena
saran condannati a morire tra le mie mani...
E sarà tardi perché se n’è andata la mia adolescenza,
tardi perché i fiori una volta sola danno essenza
e perché anche se mi chiamerai, io sarò così lungi...
Pablo Neruda, Il nuovo sonetto a Elena (Crepuscolario, 1923)