Quattro ipotesi sull’origine del linguaggio di Lorenzo Pinna

Il libro Quattro ipotesi sull’origine del linguaggio. Dalla comunicazione animale alla parola di Lorenzo Pinna (Codice edizioni, 2024) porta il lettore in un viaggio nel mistero dell’origine del linguaggio umano, affrontando la questione da prospettive scientifiche, antropologiche e filosofiche. La narrazione si articola intorno a due macroteorie sull’evoluzione del linguaggio: una che ipotizza un’evoluzione improvvisa e l’altra che ne suggerisce una più graduale, legata alle necessità di cooperazione e sopravvivenza. Tuttavia, come sottolinea l’autore, la scarsità di prove ci lascia ancora nelle prime fasi della comprensione di questo fenomeno.

La narrazione si snoda tra esperimenti condotti in laboratorio e osservazioni in habitat naturali, rilevando le similitudini e le differenze tra uomini e animali. L’autore mostra come l’evoluzione della posizione eretta e della fonetica abbia permesso ai primi di comunicare in modo più efficace e condividere conoscenze, un’abilità cruciale per lo sviluppo sociale e culturale.
Uno degli aspetti più interessanti del libro è l’analisi della fonologia e della molteplice varietà dei suoni prodotti dall’uomo, resa possibile dal suo apparato fonetico. Egli crede di pronunciare parole distinte, ma se usasse solo le vocali parlerebbe come un miagolio. La sua produzione di suoni è volontaria e strutturata, con una capacità esclusiva di costruire parole complesse che esprimono pensieri ed emozioni. Altrettanto unica è la sintassi, che consente di creare discorsi articolati e complessi.
Pinna approfondisce anche il livello semantico del linguaggio, evidenziando come il rapporto tra parola e significato resti oggetto di teorie discordanti. Pur mostrando che anche gli animali possiedono rappresentazioni mentali e una rudimentale percezione temporale, il libro evidenzia come in loro manchino però sia la spinta comunicativa sia la capacità di elaborare discorsi complessi: si limitano, infatti, a un linguaggio legato a necessità basilari, come il cibo e la sopravvivenza. Essi hanno una minima autoconsapevolezza di sé e sono mediamente più egoisti. Sono capaci di distinguere le consonanti, ma non di riprodurle: per questo non riescono a elaborare un discorso.

Quattro ipotesi sull’origine del linguaggio si distingue per il suo approccio accessibile, capace di coinvolgere anche i lettori privi di una formazione scientifica specifica. Lorenzo Pinna ci invita a riflettere su ciò che rende unico l’uomo, pur senza dimenticare le radici condivise che lo lega al resto degli esseri viventi. Un’opera che stimola la curiosità e arricchisce la comprensione dell’evoluzione umana, sebbene tra tutte le varie ipotesi formulate in 2000 anni di storia, per quanto interessanti e suggestive, non evidenziano quali sarebbero le quattro ipotesi fondamentali, lasciando spazio a ulteriori interrogativi.