Quel che resta di te
- Autore: Keith Gray
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2012
Esistono storie che ci fanno sorridere e commuovere allo stesso tempo, rievocando ricordi legati all’adolescenza e al valore dell’amicizia. È questo il caso di Quel che resta di te dell’autore inglese Keith Gray, un romanzo già uscito in Gran Bretagna nel 2008 con il titolo Ostrich Boys e appena pubblicato in Italia dalla casa editrice Piemme.
Il racconto del viaggio avventuroso di Blake, Sim e Kenny per rendere onore al loro amico Ross, morto all’improvviso, parla direttamente non solo al cuore dei lettori più giovani, ma anche al mondo degli adulti, inducendoli a riflettere sul microcosmo di azioni, reazioni e conseguenze che caratterizza la vita degli adolescenti.
Lo stile utilizzato da Gray è immediato perché la voce narrante è quella di Blake, uno dei tre protagonisti. Attraverso le sue parole e le descrizioni di ciò che accade dalla fuga da Cleethorpes, con le ceneri del loro migliore amico, all’arrivo nella piccola cittadina scozzese chiamata Ross, impariamo a conoscere l’amicizia che legava i quattro ragazzi e scopriamo quanto sia difficile soddisfare le aspettative ideali e concrete di un tale affetto. Tutti e tre i personaggi principali acquisiscono una sempre maggiore consapevolezza di ciò che significa crescere e confrontarsi, affrontando verità anche scomode, mentre infrangono le regole per compiere un gesto memorabile:
La notte scorsa era stato facile convincere Sim. Aveva capito subito quanto sarebbe stato figo e importante portare Ross a Ross. E quanto anche Ross l’avrebbe considerato grandioso. "Proprio come uno dei suoi racconti" aveva detto Sim. Ross scriveva racconti di avventura e, per quanto cambiasse i nomi, sapevamo che i suoi personaggi erano basati su di noi.
Keith Gray utilizza un tono ironico e veritiero, senza scivolare mai in una drammatizzazione eccessiva, per parlare di un tema così delicato e doloroso come la morte di un ragazzo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Quel che resta di te
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