Quel treno per Inverness
- Autore: Giovanni Arena
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2022
Lo scorso giugno è uscito per Mondadori il nuovo romanzo di Giovanni Arena, intitolato Quel treno per Inverness. Sul crinale tra romanzo d’amore, racconto di viaggio e apertura alla psicologia si snoda la combinazione perfetta per una storia intrigante, tra qualche lacrima e i bei paesaggi di sfondo.
Giovanni, che è il protagonista del romanzo, ci parla in prima persona, raccontando la storia del suo amore per Stefano passo per passo: partiamo in vacanza con loro, ci addentriamo nella sua mente per scoprirne i pensieri e le paure per questa relazione. Si può quasi parlare di autobiografia, perché c’è tanto di Giovanni Arena in queste pagine: c’è la sua passione per il viaggio, il suo legame con la psicologia e... se stesso con le sue idee, opinioni e preoccupazioni.
Ma è anche un libro di fantasia, perché ci troviamo con personaggi modellati su un’esperienza reale ma che reali non sono; vivono nelle pagine e ci accompagnano in un viaggio che non è solo materiale, hanno il limite di non saltar fuori dalle parole per camminarci accanto (sfido chiunque abbia conosciuto Enea a non desiderarlo reale), ma in fondo siamo consapevoli che potrebbero benissimo essere "umani".
I personaggi agiscono come se fossero "umani", hanno debolezze e punti di forza, sbagliano e tentano di rimediare. Sono vivi nelle pagine, e allo stesso tempo ci sembrano familiari al punto da poter essere nostri vicini di casa.
La storia è raccontata in stile colloquiale, in questo modo si ha sia l’impressione di star parlando con un amico, sia la sensazione di essere presente al momento dei fatti. Il racconto è interessante, scorrevole, non ci sono parti noiose, tutto scorre liscio e incalzante. La parte centrale resta il viaggio, lungo e avvincente, verso il Nord, e quello più profondo che si snoda tra i le emozioni.
Seguendo Giovanni Arena sui social ho potuto leggere alcune delle recensioni del romanzo e tutte parlavano del capitolo 14 come di quel punto in cui tutto il mondo ti crolla addosso. Per me le cose sono state diverse: il capitolo 14 è straziante, doloroso e difficile da madar giù. Il capitolo 15 in compenso è stato il vero nodo del libro, ci si sente divisi: da un lato si è sollevati, si nota una crescita nel protagonista, si vede il lato positivo di quanto accaduto, Giovanni ora può risollevarsi, ma dall’altro è così inaspettato come capitolo che ci si sente svuotati, sorpresi e quasi persi.
Enea è quella persona che mette tutti a proprio agio, sempre pacifica e con la giusta frase per quel preciso istante. Il problema nasce quando ci si rende conto che una persona così non esiste. Ed è poi quello che ci racconta Giovanni in questo capitolo, che di conseguenza è quanto rende complesse queste pagine da leggere, perché ci si affeziona (mannaggia!) ai protagonisti, a Giovanni e a Enea soprattutto.
Brevi, accennate soltanto sono le parti dedicate alle sedute dallo psicologo che Giovanni inizia al ritorno dal suo viaggio, dopo aver toccato il fondo. Mi aspettavo a onor del vero una sezione più ampia dedicata a questo delicato argomento — delicato perché troppo pochi sono ancora i libri che ne parlano all’interno di un racconto non "fastidiosamente" incentrato esclusivamente su questa tematica, e soprattutto sono pochi quei romanzi in cui non ci sono le classiche battute o insinuazioni in negativo —, ma trovo che per l’economia della storia dia il giusto contributo. In definitiva quindi sì mi aspettavo un’impronta più importante della psicologia, ma non trovo che l’orma delicata che è stata inserita sia troppo lieve. Un buon equilibrio comunque è mantenuto.
Romanzo delicato e affascinante, ricco di dettagli e incalzante. Mai noioso, mai banale, una descrizione delle dinamiche favolosa e con la giusta spolverata di novità e drammaticità che porta ogni pagina un po’ più nel profondo della narrazione. Super consigliato sia per coloro che cercano un libro con l’impronta di un viaggio, lungo e travolgente, sia per chi invece ricerca un romanzo d’amore un po’ diverso dalla falsa aspettativa del tutto semplice e facile.
Quel treno per Inverness
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