Racconti del venticinquennale
- Autore: AA. VV.
- Genere: Fantascienza
Questo sostanzioso volume (Youcanprint.it, 2011, a cura di Antonio Scacco) comprende ventidue racconti di fantascienza - ma meglio sarebbe parlare di ‘narrativa scientifica’ traducendo alla lettera l’originale ‘science fiction’, perché con quel ‘fanta’ il termine italiano può fuorviare -, scelti fra quelli pubblicati su “Future Shock”. Questo quadrimestrale dedicato alla narrativa e alla saggistica fantascientifiche, ha festeggiato nel 2011 il suo quarto di secolo di vita, longevità del tutto straordinaria per un periodico specialistico, anche perché non ospita pubblicità e vive solo di abbonamenti e dei finanziamenti a fondo perduto del suo fondatore e direttore editoriale professor Antonio Scacco che ha pur sovvenzionato, interamente, la pubblicazione di “Racconti del venticinquennale”. Il libro è stato spedito in omaggio agli abbonati e viene inviato gratuitamente, con l’istanza di sottoscrivere un abbonamento annuale, a chi lo richieda scrivendo a futureshock@alice.it.
La selezione dei racconti è stata fatta direttamente dal fondatore e direttore, anche artefice dell’ampia introduzione e delle ventidue prefazioni agli altrettanti racconti, comprendenti la biobibliografia di ciascun autore. Non elenco i nomi degli scrittori prescelti, scoprirà il lettore chi siano, dico solo che diversi sono da tempo ben noti nel campo della narrativa, sia di genere, sia ‘mainstream’, e alcuni anche in quello della saggistica. Presentando in pubblico l’opera il curatore ha dichiarato che la cernita è stata molto difficile, avendo dovuto egli considerare tutte le storie apparse nella rivista in un quarto di secolo e inoltre ottenere dagli autori dei lavori preselezionati l’autorizzazione a ripubblicarli se infine eletti; ha puntualizzato che ogni racconto sarebbe stato degno della ristampa in volume, anche se purtroppo ciò è stato impossibile per ovvie ragioni di spazio.
I vari sottogeneri della fantascienza sono presenti, mentre assente del tutto è il fantasy che non ha mai avuto spazio su “Future Shock”, che il suo direttore giudica trattarsi di categoria del tutto distinta dalla science fiction, sebbene da qualche anno si tenda a confonderle, tanto che fra l’altro, come lo Scacco aveva lamentato a suo tempo in un editoriale, uno dei romanzi fantasy della Rowling, “Harry Potter and the Goblet of Fire”, aveva ottenuto nel 2001 il più importante premio internazionale dedicato specificamente alla science fiction, l’Hugo (dal nome di Hugo Gernsback, fondatore della rivista di fantascienza Amazing Stories nell’anno 1926).
L’Introduzione del professor Scacco, che porta il titolo “Le ragioni di una longevità”, è un vero e proprio saggio, diviso in sezioni, d’una ventina di fitte pagine. Lo studioso vi sostiene, ed è un’idea da lui espressa e ribattuta nei decenni, la validità della fantascienza quale strumento in grado di favorire, mediante il procedimento della “simulazione mentale”, l’eliminazione dal corpo sociale dei sottoprodotti nocivi del progresso tecnico-scientifico, considerando che si è da tempo creata una frattura “drammatica e pericolosa per la civiltà occidentale” fra la cultura artistico-letteraria e quella tecnico-scientifica; inoltre, l’uomo è anche un “essere morale” e la scienza e la tecnologia devono tenerne conto e non mai essere fini a sé stesse, mentre il racconto di fantascienza deve contribuire, almeno fra le righe, all’innalzamento etico del lettore. I migliori romanzi di science fiction uniscono arte e scienza e sono scritti secondo un’ottica filosofica morale. Gli ormai numerosi capolavori che, a pieno diritto, fanno parte della storia della letteratura sono stati utili e aiutano tuttora il lettore, soprattutto se giovane, a puntare a un equilibrio umanistico. Si possono citare, a titolo d’esempio, “Frankestein o il moderno prometeo” della Shelley - il primo, vero romanzo di fantascienza -, e le narrazioni di H.G. Wells, Evgenij Zamjatin, Isaac Asimov, George Orwell, Aldous Huxley, Ray Bradbury. Le stesse storie incluse nell’antologia, pur nella brevità del racconto, di fatto contribuiscono a sostenere l’idea del curatore che la fantascienza debba essere stimata e sostenuta; deve cadere, sostiene lo Scacco, il pregiudizio di tanti insegnanti elementari e medi che considerano in blocco deteriore tale genere. Purtroppo, egli osserva, da un certo tempo una “grave crisi […] ha colpito la fantascienza”, non tanto forse “per un repentino cambio del gusto dei lettori” un tempo suoi cultori, ma per un “riflesso di quella crisi più ampia” che ha ferito l’Occidente:
“[…] oggi tutto ciò che ha sapore di Occidente è detestato, compresa la fantascienza che ne è l’espressione più originale”.
Il volume, che è di sicuro interesse per gli appassionati del genere ed è anche degno dell’attenzione d’ogni lettore, è arricchito da illustrazioni interne in bianco e nero, connesse alle singole storie, opere degli artisti Antonio Benvenuti, Davide Cattaneo, Gianluca Costantini, Pompeo De Vito, Luca Ghilino, Ettore Meis e Mariagrazia Mitsu Petrino.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Racconti del venticinquennale
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