Ricordati di vivere
- Autore: Claudio Martelli
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2013
Sostanziosa quest’autobiografia politica - e non solo - di Claudio Martelli, ex uomo di punta della nomenclatura Psi dai tempi del Midas ai primi anni Novanta.
A stretto contatto con Bettino Craxi, Martelli è stato vicesegretario di partito, deputato, ministro e vicepresidente del Consiglio.
La sua parabola inizia tra i giovani repubblicani per approdare sulla sponda riformista nel 1968, fino a diventare colonna portante del partito.
Il suo impegno pubblico è paradigma attraverso cui ripercorrere un pezzo della storia del paese: dalla stagione della contestazione alle alleanze con la Balena bianca; dal governo Craxi all’eterna dialettica con il Pci; dalla fine del comunismo sovietico a Mani Pulite, passando attraverso l’impegno alla lotta alla mafia da ministro della Giustizia, insieme con il giudice Giovanni Falcone.
Molte le personalità passate in rassegna: Nenni, Lombardi, De Martino, Mancini, Formica, Amato, De Michelis, Andreotti, De Mita, Scotti, Occhetto, Vassalli, Falcone, Cagliari, Gardini, Di Pietro.
C’è spazio anche per il Martelli privato: le goliardate e gli amori giovanili, il matrimonio, la separazione, la paternità - gustoso il capitolo sulla scappatella del figlio Giacomo.
Ovviamente, tema centrale è il racconto di un percorso politico/intellettuale segnato da grandi battaglie, momenti critici - anche drammatici - e fasi esaltanti.
Il saggio - quasi seicento pagine però scorrevolissime - richiede invero una conoscenza della storia politica italiana ben oltre la semplice infarinatura, proprio per apprezzarne al meglio il contenuto.
Martelli ha sempre rappresentato l’ala modernista e riformatrice più avanzata del garofano rosso, talvolta anche divergendo dall’amico, guida e compagno Bettino.
Succose - per chi ama i bizantinismi della politica allo stato puro - le tattiche e le strategie socialiste di stretto marcamento sulla Democrazia cristiana e, al contempo, di pungolo all’inerte Partito comunista, imbalsamato da pregiudizi ideologici di vecchio stampo.
Il nostro non salta la vicenda giudiziaria Enimont - condanna a otto mesi per una tangente di 500 milioni di lire ricevuta da Carlo Sama -, fornendone una sua versione.
Leggere Ricordati di vivere (Bompiani, 2013) è un po’ come respirare l’essenza vera del gioco politico, in tutte le sue sfumature più o meno nobili ma pur sempre finalizzate a indicare prospettive, realizzare visioni, raggiungere obiettivi. Non siamo certo qui a mitizzare Martelli, né ancor meno i socialisti e la classe politica del tempo, tuttavia spira una brezza nostalgica questo evocare un passato, fatto di luci e tante ombre, al cui confronto il presente sistema partitico sbiadisce in tutta la sua miseria di valori e comportamenti.
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