Ritratti Italiani
- Autore: Alberto Arbasino
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Adelphi
- Anno di pubblicazione: 2014
C’è in primis l’Italia della letteratura e della poesia, ma anche quella della grande industria – meglio: di ciò che era per noi italiani -, dell’architettura, della musica, del cinema, della politica, della canzone, dell’arte. Un collage di interviste, analisi, aneddoti, raffronti, ricordi, pensieri raccolti e messi nero su bianco dalla penna ricercata di Alberto Arbasino.
Ritratti Italiani (Adelphi, 2014) è un ventaglio amplissimo di nomi che hanno rappresentato - e rappresentano tuttora - la consistenza culturale, economica, politica del Belpaese. E di nomi se ne attingono davvero tanti da questo ricco pozzo letterario di ben oltre cinquecento pagine, da ingenerare forse qualche complesso d’inferiorità in chi invece non è stato preso in considerazione.
Seguendo un rigoroso ordine alfabetico, si parte dall’Avvocato per antonomasia, Gianni Agnelli, a Francesco Alberoni, Gae Aulenti, Marco Bellocchio, Giorgio De Chirico, Ennio Flaiano, Raffaele La Capria, Sophia Loren, Gianni Morandi, Edoardo Sanguineti, Giuseppe Siri, Pier Vittorio Tondelli, Federico Zeri. Questo gotha di optimati - viventi e no, di un passato remoto/prossimo e contemporanei, che in un’età classica avrebbero probabilmente governato uno stato - contempla ben centotré nomi, più o meno conosciuti.
C’è stato e c’è un Paese migliore, di cui essere orgogliosi, nonostante nani, ballerine, ladri, pagliacci e ciarlatani che calpestano il suolo patrio. Dopo aver letto questa sorta di album nazionale di illustri e illustrissimi, c’è ancora la speranza di risollevarci: se non altro, almeno il morale.
Il saggio, sia detto per inciso, non si presta ad essere sfogliato in spiaggia o la sera prima di concedersi alle braccia di Morfeo: lo stile è fluido ed elegante, come sa chi conosce l’autore di "Fratelli d’Italia", ma denso, sofisticato, in apparenza divagante, irto di preziosismi nei quali ci si può perdere. Ho avuto spesso la sensazione che Arbasino si lasci avvolgere con dolcezza da una sorte di autocompiacimento del suo bel scrivere.
Viene richiesto un certo sforzo di attenzione da parte del lettore, e anche un contributo economico non del tutto trascurabile sul prezzo di copertina (28 euro), visti i tempi in cui la crisi continua a mordere di brutto e alla faccia degli euro ottimisti.
Non sarebbe invero un atto di lesa maestà anche saltabeccare tra le pagine, in ordine sparso, leggendo i protagonisti a cui siamo più interessati, acquisendo lo stesso una vivida e personale visione d’insieme: ognuno, dunque, può concedersi a questo libro scegliendo un proprio percorso di lettura.
La passerella offerta è un pezzo da collezione di un grande scrittore, da conservare gelosamente, a futura memoria, nella propria biblioteca.
Ritratti italiani
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