Roma e Cartagine, due civiltà a confronto
- Autore: Autori vari
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Questa raccolta di saggi, "Roma e Cartagine, due civiltà a confronto", è dedicata all’archeologo Sebastiano Tusa, uomo di vera cultura, di recente tragicamente scomparso, inserito tra gli autori con un accurato saggio su "I Sistemi di trasporto terrestre in epoca romana".
Non è la prima volta che la casa editrice “Edizioni di Storia e Studi Sociali”, si occupa del complesso rapporto tra due gloriose civiltà quali furono Roma e Cartagine. Si sono diffusi molti luoghi comuni in cui Roma appare sempre come una civiltà superiore, essendo stata la vincitrice nello scontro militare mentre Cartagine era stimata in una sede inferiore.
I validi studiosi in numero di dieci, i cui saggi sono raccolti in questo volume si sono concentrati sul loro rapporto, fornendo un contributo importante a questa materia sempre di interesse. Sono saggi che riguardano materie e settori diversi del sapere, dall’archeologia alla poesia, dallo studio delle operazioni militari all’architettura.
Si vengono a conoscere così come molti siano stati i punti di contatto tra queste due città che hanno molto collaborato nel campo dei commerci e non solo. Si vanno scoprendo in questa raccolta di studi addirittura dei collegamenti e delle similitudini anche nel destino che le due città hanno avute sia nella fase del massimo splendore che nel loro declino. Ed insieme ad esse hanno condiviso lo stesso destino, i grandi personaggi che hanno caratterizzato le due sponde, da un lato Scipione e dall’altra parte Annibale.
Il lavoro è finalizzato alla scoperta del mondo cartaginese, un universo che va esplorato ed approfondito e questo è il compito che assolve pienamente ed egregiamente questo volume nei suoi diversi saggi che lo compongono.
Cartagine rappresentava un contesto anomalo, un potere ed un sistema commerciale che riuscì a egemonizzare l’intero nord Africa a cui gli altri popoli si assoggettarono comprendendone l’importanza e il rilievo. Un’egemonia che si estese anche oltre il mare, in una parte consistente della Sicilia, in Sardegna ed in parte considerevole della Corsica incontrandosi e scontrandosi con il mondo greco.
Cartagine possedeva un sistema politicamente forte, non frantumato come quello delle città greche, ma un sistema misto repubblicano ed oligarchico, richiamato anche da Aristotele nel IV secolo. È una civiltà commerciale con interessi diversi, strutture commerciali che divengono poi agglomerati urbani poi arricchiti da strutture portuali, templi e strutture civili. Cartagine esercitò un’egemonia di modello che seppur non imposto venne condiviso percependone i benefici soprattutto economici.
Vi era un pregiudizio verso un popolo di marinai con un concetto esteso della navigazione. I Fenici prima ed i Cartaginesi dopo, avevano infatti scoperto l’importanza dei viaggi al di là delle colonne d‘Ercole. I Greci seguirono poi le orme dell’esperienza dei Fenici allargando anch’essi i loro orizzonti, ma elaborandoli con una chiave di lettura propria di conoscenza.
Lo stesso avvenne con Roma che recepì molto del mondo punico, appropriandosi delle tecniche delle navi fenicie, smontate dopo averle catturate. Non quindi due mondi che si scontrarono, ma che si arricchirono vicendevolmente e Cartagine rimase poi presente attraverso il mito virgiliano di Didone e il culto della dea Tanit, che a Roma fu venerata con il nome di Dea Caelestis.
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