Roma moderna
- Autore: Italo Insolera
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2011
“Roma Moderna” di Italo Insolera (Einaudi, 2011, nuova edizione ampliata con la collaborazione di Paolo Berdini) è stato pubblicato per la prima volta nel 1962 ed è stato considerato, negli anni Settanta, la più organica e meglio raccontata storia urbanistica della città eterna. Italo Insolera è stato un grande urbanista, docente universitario, morto a 83 anni nell’agosto del 2012.
“Roma Moderna” rappresenta un caposaldo della storia urbanistica della città di Roma e un paradigma per capire quali siano le regole urbanistiche ed edilizie sovvertite e regolate non da spinte culturali e razionali, volte a dare funzionalità ad ambienti urbani, ma, nel mercato dell’uso del privato suolo, dai soverchianti interessi privati. Spesso la speculazione edilizia è stata abile e acuta e ha celato i suoi obiettivi, rivelati dall’analisi tecnica dell’urbanista e raccontati con una splendida prosa dell’autore, tanto da poter essere letto in maniera piacevole anche da non addetti ai lavori. Il libro è stato poi riedito nel 2011 con la collaborazione di Paolo Berdini e la storia parte dal 1811 con Napoleone I che, a Parigi, firma le prime leggi moderne della capitale dello stato Pontificio e del Regno d’Italia e racconta anche le vicende degli ultimi cinquant’anni della storia urbanistica della città.
Il saggio è avvincente come un romanzo per la spettacolare storia raccontata del corpo martoriato di Roma. Il libro racconta le realizzazioni della Roma umbertina e la città dei primi del Novecento, compreso il periodo successivo alla Grande Guerra con le realizzazioni e i metodi architettonici del regime fascista. Complessa, ma ben raccontata attraverso esempi tangibili e chiari, la storia urbanistica della Roma del dopoguerra che vede l’espansione del boom edilizio, fino all’informe organizzazione spaziale della città che è cresciuta a dismisura e senza regole. Una città moderna, quindi, che ha una serie di borgate abusive assorbite nello sviluppo informe e tumultuoso delle costruzioni.
Un disordine che contraddice la modernità, che pone un punto interrogativo da aggiungere al titolo. La casualità dell’edificato è però frutto della speculazione edilizia che ha pensato solo a costruire palazzi e non a dare servizi, razionalità, alla città. L’abusivismo non ha interessato solo parti di città ma
“per molti aspetti è il modo d’essere della città. Si calcola che il venti per cento del territorio edificato sia abusivo (diecimila ettari su cinquantamila). Sono stati spesi tanti soldi per riagganciare questi nuclei alla città. Tutta Roma è stata investita da simili tentativi. I risultati sono stati però scarsi. È un problema politico, ma anche dell’architettura”
Un libro per riflettere sul futuro della città, a pochi giorni di distanza dal Natale di Roma, la ricorrenza che, quest’anno ha visto la Capitale compiere 2769 anni.
Roma moderna. Due secoli di storia urbanistica. Nuova ediz.
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