Rosa shocking
- Autore: Adam Levin
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2015
Rosa Shocking (titolo originale Hot Pink) è la prima raccolta di dieci racconti dello scrittore americano Adam Levin, dal 21 maggio nelle librerie edita da Clichy, tradotta da Sara Reggiani. Ne scegliamo due: Frankenwittgenstein e RSVP.
Frankenwittgenstein - Il papà di Mike ha ideato il “mini tratto gastrointestinale” di Bonnie, una bambola speciale creata per l’Automiglioramento dell’Immagine di Bambine e Preadolescenti a rischio. Dopo quattro anni di lavoro dedicati a questa invenzione, “i nostri risparmi sono prosciugati, e la famiglia sopravvive con lo stipendio da insegnante della mamma”. La creatività del papà di Mike subisce una battuta d’arresto, l’uomo si abbandona al fatalismo, si chiude a chiave nel laboratorio-mansarda, lamentandosi. Inizia a bere e a litigare con la consorte, quindi la mamma nella sua solitudine si confida con suo figlio, che si dimostra abbastanza riluttante al riguardo. Il capo famiglia più si sforza di rimettersi in sesto, più cade in basso. Gli anni passano, il papà di Mike continua ad avere il blocco dell’inventore, “porta coperte e cuscini su una panca e dorme in mansarda”, mentre “mamma frequenta bar per single ogni venerdì”. Passano altri mesi. “La nostra vita, oramai, è diventata un cartone animato”.
RSVP - Donald, un timido patologico, aveva scritto la più bella lettera d’amore del mondo a una ragazza di nome Janet che lavorava nel suo stesso ufficio. Dopo aver composto la missiva in perfetta grafia su carta pregiata, l’aveva ripiegata per farne un origami a forma di cigno. Il giorno seguente il ragazzo, durante la pausa pranzo, aveva atteso che tutti i colleghi avessero lasciato la sala, aveva attraversato la stanza col cigno in mano e lo aveva posato per sbaglio sulla sedia del cubicolo di Chrissy, separato da quello di Janet da un tramezzo. Solo qualche minuto prima la timida Janet, appassionata di origami che ricambiava in segreto i sentimenti che Donald provava per lei, aveva notato che Donald non si era ancora alzato dalla sedia. Forse era quella l’occasione giusta per trovare il coraggio di parlare con il giovane. Quando Janet era uscita dal bagno, si era accorta che Donald aveva lasciato sulla sedia di Chrissy uno splendido origami, dalle eleganti pieghe del perfetto cigno di carta facevano capolino alcune parole: “Amore”, “occhi”, “impacciato”, “per sempre”. Quelle parole non erano rivolte a lei, purtroppo, la ragazza era rimasta talmente delusa da abbandonare l’edificio in uno stato di torpore. “Sarebbe andata al lago a guardare le onde, una vista che le dava sempre tanto conforto d’estate”.
Rosa shocking, la raccolta di racconti dedicati “Alle mie sorelle, Rachel e Paula Levin”, è pubblicato nella nuova Collana Black Coffee, della casa editrice fiorentina curata da Sara Reggiani e Leonardo Taiuti, che presenta le giovani firme di autori promettenti made in USA e le opere di autori dimenticati o inediti in Italia. Adam Levin, che è stato allievo di George Saunders alla Syracuse University, dove ha conseguito il master in scrittura creativa, qui raffigura con uno stile graffiante una galleria di personaggi surreali, sopra le righe, simboli dei nostri caotici tempi moderni. L’autore, vincitore del Joyce Carol Oates Fiction Prize e con i suoi scritti apparsi su McSweeney’s (il racconto Rosa shocking è stato scelto per fare parte della raccolta The Best of Mc Sweeney’s, 2013) ed Esquire, rappresenta nel panorama letterario statunitense contemporaneo una voce fresca e originale, che non ha paura di filmare l’America di oggi attraverso uno specchio deformante che ne amplifica i vizi e ne illumina le contraddizioni.
“Rosa shocking è una lettura vivificante, calorica, l’equivalente letterario di una botta da zuccheri”
parola di Jonathan Franzen.
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