Rose scarlatte
- Autore: Laura Mancini
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Le relazioni interpersonali e soprattutto quelle sentimentali sono spesso condizionate dai mutamenti sociali e, più in generale, culturale del mondo nel quale viviamo.
Per questo motivo la narrativa può essere uno strumento di grande utilità per comprendere tali cambiamenti o quantomeno per prenderne coscienza.
Parte da questo spunto il romanzo Rose scarlatte (CTL editore, 2021) dell’autrice romana Laura Mancini, mettendo in evidenza soprattutto come le relazioni odierne siano sempre più improntate su di una comunicazione indiretta, basata su scambio di messaggi sul cellulare o telefonate, anziché sul reale e sincero dialogo tra le coppie.
Dafne e Andrea sono i protagonisti della storia d’amore, o almeno di quella che potrebbe diventare tale. Tutto inizia grazie a una compagnia teatrale amatoriale di Roma, che li fa conoscere e recitare assieme in occasione di una rappresentazione scenica della nota commedia Due dozzine di rose scarlatte di Aldo De Benedetti, da cui deriva per l’appunto il titolo di questo romanzo.
Si tratta di un riadattamento basato su tale testo nel quale i due giovani si vedono assegnare una parte dove sono chiamati, oltre che a recitare, anche a ballare insieme un tango argentino in una delle scene più coinvolgenti e passionali della commedia.
Le numerose prove che devono sostenere, in vista del debutto dello spettacolo in teatro previsto poche settimane dopo, anche a causa della mancanza di esperienza di entrambi in tale ballo, danno origine a una complicità e un’attrazione reciproca che li porta a frequentarsi anche al di fuori dell’impegno teatrale. Una relazione che avviene di nascosto, dato che ambedue sono impegnati nel momento in cui si conoscono e decidono di non rivelare nulla ai rispettivi fidanzati.
Dafne, protagonista assoluta del romanzo in quanto l’io narrante, è una ragazza molto giovane, studentessa universitaria di lingue, che vive ancora con la sua famiglia ai cui valori tradizionali sembra molto legata. Socievole, romantica, sognatrice affronta con molta ingenuità questa nuova relazione, stanca e annoiata del rapporto con il suo fidanzato, il primo della sua vita, diventato troppo abitudinario e privo di vere emozioni.
Andrea ha diversi anni più di Dafne ed è quindi più smaliziato di lei. Lavora come architetto e condivide un appartamento con un gruppo di amici. Ha una relazione piuttosto aperta con la sua fidanzata, non sembra infatti esserne davvero innamorato e appare poco propenso a creare legami sentimentali duraturi.
Tra i due protagonisti è senza dubbio Dafne la persona innamorata, al punto da decidersi a lasciare il suo fidanzato storico, nella speranza che Andrea faccia altrettanto con la sua ragazza.
Essendosi scambiati i rispettivi numeri di telefono, inizialmente per motivi legati agli impegni teatrali, i due cominciano ben presto a scambiarsi numerosi messaggi sul cellulare nei quali, tra allusioni e complimenti reciproci, inizia la loro relazione che prosegue poi con le prime uscite.
Il romanzo è narrato in forma di diario, quello nel quale Dafne racconta il periodo della frequentazione con Andrea e ci viene proposto nella narrazione soltanto il punto di vista di lei.
Non riusciamo quindi mai a capire fino in fondo il pensiero di Andrea, se non attraverso ciò che Dafne riporta in proposito.
Inoltre non esiste un finale a sorpresa, in quanto l’autrice attraverso le parole della ragazza fin dalle prime pagine rivela l’esito di questa relazione.
La sfida che quindi l’autrice si pone è quella di tenere viva lo stesso l’attenzione dei lettori e coinvolgerli nella narrazione mostrando loro come si arriva a tale conclusione della storia.
Lo scambio di messaggi sul cellulare attraverso anche battute, poesie e frasi romantiche rappresenta un esempio efficace di come, al giorno d’oggi, le relazioni siano filtrate attraverso uno schermo, una barriera che impedisce di dialogare davvero con la persona alla quale si dice di voler bene. Un sistema che non consente realmente di mettersi in gioco chiarendo a se stessi e all’altra persona i propri veri sentimenti. In questa realtà fittizia alla cui base non c’e l’amore, ma la semplice attrazione sia essa fisica o mentale o entrambe, comunque non la volontà di costruire un progetto di vita comune.
Per questo molte relazioni sentimentali al giorno d’oggi finiscono presto o addirittura a volte prima ancora di cominciare: la superficialità, la paura di impegnarsi, la mancanza di sincerità, l’individualismo e l’egoismo sembrano caratterizzare la realtà del nostro tempo.
Si tratta chiaramente di una visione improntata al pessimismo e parziale del modo di vivere le relazioni odierne, ma non si discosta in gran parte dalla quotidianità in cui viviamo.
Le pagine più belle del libro sono quelle dedicate agli scorci di Roma, città nella quale è ambientata la vicenda. Una Roma affascinante, elegante e romantica come solo questa città sa essere, scenario perfetto per un romanzo d’amore e che ci restituisce un’immagine positiva di una tra le città più belle del mondo, considerata da molti la più bella e di bellezza ne abbiamo davvero bisogno dato che spesso ci dimentichiamo di coglierla nella nostra vita.
Il libro è scritto con stile semplice, immediato tipico di un diario e che forse più si avvicina a un pubblico molto giovane piuttosto che a quello adulto. Il romanzo tuttavia pur nella trama forse un po’esile risulta godibile per la rappresentazione verosimile dei dialoghi, per la caratterizzazione dei personaggi e per le scene descritte con sguardo limpido, autentico.
Rose scarlatte è stato pubblicato nel 2021 dalla casa editrice CTL di Livorno diretta da Nino Bozzi nella collana “SenzaBarcode” curata da Sheyla Bobba che e stata inaugurata proprio da questo romanzo.
Laura Mancini che è nata e vive a Roma, aveva già scritto racconti brevi, poesie e un saggio L’italiano e gli italiani nell’era di Instagram: i neologismi legati al mondo degli influencer (CTL Editore, 2020), prima dell’uscita di questo suo romanzo. Laureata in lingue e blogger, si occupa di moda ed enogastronomia con articoli e servizi su internet che mirano a far conoscere l’eccellenza dei prodotti, dei marchi e delle iniziative meritevoli presenti in Italia. Laura Mancini inizia ufficialmente il suo percorso nella narrativa con questo libro con lo stessa competenza, impegno e passione che la caratterizzano in tutto ciò che scrive.
La sua scrittura semplice e lineare, ma per questo efficace per arrivare a un pubblico trasversale, la rendono un’autrice intelligente, interessante e preparata.
Rose scarlatte, in sostanza, è un romanzo semplice, una lettura non troppo impegnativa. Leggera se si vuole, ma non superficiale, poiché ci aiuta a riflettere sulla realtà prevalente delle relazioni sentimentali e per questo meritevole di una lettura con il suo stile garbato, schietto, autentico.
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