Rotten
- Autore: Luca Grandicelli
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
La strana necessità umana di ricondurre ogni cosa a degli schemi precostituiti incontra delle difficoltà di fronte a questo libro. “Rotten” non è un romanzo cyberpunk, non è un thriller, non è un noir, non è un trattato di fisica quantistica. Ma allora cos’è? Direi, con piena coscienza, un po’ di tutto questo.
Ma soprattutto, se proprio si vuol definire l’esperienza, “Rotten” è un viaggio; un viaggio dentro l’abisso dell’animo umano: a volte frenetico e ansiogeno, a volte lento e disperato, a volte senza tempo; un viaggio alla ricerca di risposte - forse proprio alla ricerca di sé - attraverso le turbinose e terribili vicissitudini che vedono protagonista e vittima Charlotte Manson.
Charlotte è una giovane rockstar apparentemente senza passato e senza futuro, in uno scenario distopico, quale è l’Agglomerato, fatto di quartieri-alveare, posti di blocco, innesti bionici, neuro-modifiche, chip sottocutanei, dittature senza nome e senza volto: un contesto, insomma, dove violenza è il linguaggio comune, sesso è la moneta di scambio e gioia, libertà e amore, sono solo lontani ricordi, imbottigliati in capsule di eroina sintetica.
Improvvisamente la giovane rockstar si troverà ad avere il ruolo centrale in un complotto che potrebbe sovvertire l’intero sistema e ridare a tutti la libertà; ma questo ruolo lei non lo ha mai chiesto e forse nemmeno lo vuole: Charlotte infatti non è un’eroina ma una persona con le sue fragilità, le sue debolezze, il suo libero arbitrio. Proprio per questo l’evoluzione della trama presenterà spesso degli esiti del tutto inaspettati e, a volte, terribili.
In quello che potrebbe sembrare un vortice di eventi senza uscita, una corsa disperata alla ricerca della libertà, o semplicemente della prossima dose di eroina, il lettore sarò chiamato ad interrogarsi sul vero significato degli eventi, sull’esistenza o meno di una purificazione, sulla riscoperta o meno dell’anima.
Atmosfere cupe e allo stesso tempo suggestive fanno da contorno ad una narrazione a tratti cruda e brutale, a tratti poetica ed aulica e fanno di quest’opera un romanzo originale, imprevedibile, a volte duro da affrontare, ma comunque suggestivo.
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