Royals di Rachel Hawkins

Royals (Newton Compton, 2018, trad. C. Dell’Olivo) è il primo romanzo della “Royal Series” di Rachel Hawkins, scrittrice americana divenuta nota al pubblico per la serie fantasy Prodigium.

Protagonista di questo young adult è Daisy Winters, una semplicissima diciasettenne americana come tante altre. Più o meno. Perché ciò che rende Daisy diversa è sua sorella Ellie, o meglio il fidanzato di sua sorella: Alex, legittimo erede al trono di Scozia. La vita della giovane Daisy viene sconvolta da questa novità: il suo ormai ex fidanzato ha venduto le loro foto per acquistare una chitarra, i paparazzi sono pronti a scattare foto imbarazzanti e la normalità è divenuta un ricordo lontano.

“Una volta atterrati, siamo stati spediti in hotel in un turbinio di bagagli e auto e del rossissimo sorriso di Glynnis. In persona mi è sembrata ancora più terrificante, e le ho fatto una foto di nascosto per inviarla a Isabel dall’hotel. (“Quella donna ti sta sicuramente preparando per gli Hunger Games", è stata la sua risposta.)”

Per evitare scandali Daisy è “invitata” a trascorrere le vacanze estive in Scozia, sotto la guida di Eleanor e della ancora più temibile Glynnis. Nonostante sia costretta a sconvolgere i piani che aveva organizzato con la sua migliore amica Isabel, Daisy vivrà un’esperienza che lascerà il segno. Sì, perché l’incontro con i “Casinisti Reali” e la famiglia di Alex faranno in modo che Daisy riesca a vedere e comprendere le difficoltà con le quali sua sorella è costretta a scontrarsi quotidianamente per il bene di Alex. Nella bellissima Scozia Daisy riscoprirà l’amore fraterno e non, in una girandola di emozioni.

Lo stile adottato dall’autrice è certamente in grado di coinvolgere i lettori più titubanti. Il punto di vista di Daisy, personaggio ironico e dalla battuta pronta, è il principale punto di forza del romanzo che, tuttavia, risente di una scarsa caratterizzazione di quelli che sono i personaggi di accompagno. Rachel Hawkins è in grado di dipingere “il mondo dorato” abbandonando i classici cliché per sottolineare come dietro le apparenze, anche le più elaborate, si nascondano spesso segreti e debolezze.