(S)casualmente
- Autore: Loretta Cavaricci
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
Loretta Cavaricci è una valente giornalista di testate giornalistiche nazionali che si cimenta in un’opera dal titolo originale, da inserire a buon diritto nella tradizione della letteratura in lingua partenopea. Il titolo, “(S)casualmente”, esprime un elemento che inerisce al caso, a un fato che ha sempre rilievo nell’arco temporale della vita di ciascuno.
“(S)casualmente” con una s aggiunta ad un avverbio, vuole indicare una tipica filosofia di vita: un inserimento lessicale che allude a un accrescimento proprio di tanti elementi. In quella s c’è infatti l’esagerazione, la magnificenza, la ridondanza sempre genuina del napoletano.
Il libro è un indagine interiore su questo mondo, ad iniziare da piccoli indizi di vita quotidiana, da brevi ritratti presi dalla strada. Sono frammenti di una memoria familiare impreziositi dall’essere immersi in un ambiente, quello napoletano, dove la vita stessa è teatro. Le pagine del libro sono brevi, forti, intense: in esse si manifesta l’amore per una città che è anche un luogo dell’anima. Più che pillole, sono dei quadri e delle grandi finestre che si aprono su questo mondo di cui si riesce a sentire aromi e olezzi, in un linguaggio giornalistico curioso e attento a coglierne i dettagli.
Traspare l’antropologia e la poesia di un popolo che si rivela nella sua maschera per eccellenza, Pulcinella, dai colori alternati, ad esprimere le sue interne contraddizioni.
Loretta Cavaricci racconta aneddoti che significano modi di fare e di dire, li raccoglie in questo brillante volume per far conoscere ancor di più la realtà unica ed inconfondibile di una città e del suo popolo pieno di fantasia e di sentimento.
Napoli è una città dove la vita si esprime costantemente con il sapore della recitazione teatrale, come la narrazione di questo accattivante volume spiega egregiamente. Un mondo di fantasia anche nella tragedia, con una capacità di abbattere le differenze e con una tendenza innata, e sempre manifesta, all’accoglienza e all’ospitalità.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: (S)casualmente
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