Salve, sono Giulia! di Federica Guida

Pubblicato nel 2011 dalla Screenpress Edizioni, “Salve, sono Giulia!” dell’autrice Federica Guida si presenta inizialmente come un romanzo basato su una sottile ironia per poi nascondere un lato ben più introspettivo.

La trama appare semplice: Amanda, giovane ragazza dalla vita tutt’altro che facile, durante uno dei suoi infernali viaggi che la portano avanti e indietro da un ufficio in cui lavora come precaria, incontra lo sguardo di un misterioso ragazzo che, sulla stessa metro, sta disegnando su un foglio di carta proprio lei. In realtà questo romanzo, breve nella forma ma energico nella sostanza, nasconde molto di più di una magica quanto predestinata storia d’amore, sicuramente adatta a tutti i lettori romantici, perché la protagonista si sofferma a riflettere sia sugli eventi che hanno condizionato e condizionano la sua vita sia sulle molteplici sfaccettature degli esseri umani all’interno di questi stessi eventi. L’incontro con Alex, che appare così fortuito e misterioso, porterà Amanda a conoscere e vivere un sentimento d’amore che forse troppo spesso le è mancato? Riuscirà la protagonista a realizzare i suoi sogni e a raggiungere i suoi obiettivi?

Il romanzo, narrato in prima persona, partendo dal racconto di una favola d’amore diventa in realtà un romanzo introspettivo in cui la protagonista svela al pubblico i suoi pensieri più intimi e nascosti. In brevi tratti troviamo anche vere e proprie pagine di viaggio di Amanda, che utilizza la scrittura come sfogo e necessità per scavare in se stessa, per soffrire, cadere e poi rialzarsi. Le descrizione particolareggiate non solo di emozioni e sensazioni ma anche di paesaggi regalano al lettore la possibilità di entrare completamente nella storia e di viverla personalmente, arrivando così a percepire sulla propria pelle le parole stesse della protagonista.
Amanda è un personaggio positivo, che a testa alta affronta le difficoltà che la vita le pone durante il percorso e che lotta per i propri sogni, legati ad un paio di scarpette da ballo che sanno farla volare al di là della, talvolta triste, realtà.