Scuola per mariti cattivi
- Autore: Wendy Holden
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Salani
- Anno di pubblicazione: 2008
Non è stata una scelta casuale, quella di "pescare" questo libro, fra i tanti romanzi leggeri che sto leggendo in vacanza, proprio dopo la sorta di "saggio/confessione" di Mauro Zucconi "Prima di lasciarmi passa almeno lo straccio". Mi sono chiesta se una "scuola" come quella prospettata da questo romanzo non potesse essere di una qualche utilità per il protagonista del precedente. In fondo, periodicamente, ci arrivano, soprattutto dagli Stati Uniti, statistiche più o meno affidabili che sostengono che la principale causa di rottura dei matrimoni non siano tradimenti o drammi della gelosia, quanto calzini sparsi per terra e tavolette del water non abbassate. Un quadro forse un tantino estremo, ma certo è che, in situazioni di stress, la somma di tante piccole manchevolezze può portare all’esasperazione la sposina più dolce e accomodante, così come il marito più gentile e premuroso può diventare un orso sotto l’effetto di un periodo particolarmente intenso al lavoro.
A scanso di equivoci, questo non è un manuale di auto-aiuto, ma un romanzo, ovviamente, del genere chick lit; potrete però trovarvi anche qualche ottima idea nel caso in cui, malauguratamente, vi trovaste nella situazione dei protagonisti o rischiaste di caderci dentro fino al collo. Eh no, non scuotete la testa: anche Mark e Sophie pensavano di esserne immuni, fino a poco tempo fa. Erano una coppia innamorata e felice, stretta intorno all’amatissimo figlioletto Arthur e, apparentemente, a prova di bomba. Purtroppo le strade della vita sono spesso tortuose: proprio nel momento in cui Sophie torna al lavoro dopo il parto ed è quindi più che mai bisognosa di sostegno da parte del marito, Mark viene licenziato dalla casa editrice nella quale lavora. Il vero problema nasce una volta che Mark, ritrovato un altro posto, diventa lo zerbino dei suoi superiori per paura di perderlo nuovamente. Sophie si ritrova così praticamente sola ad occuparsi sia della casa che di Arthur, e la sera in cui Mark si dimentica anche il compleanno della moglie la situazione precipita. Sophie se ne va di casa, convinta che Mark non la ami più ma soprattutto spinta dalla madre Shirley, che spera in un suo secondo matrimonio con il facoltoso e freddo Simon. Mark, disperato, trova la sua ultima spiaggia nella scuola della dottoressa Martha Krankenhaus, che si ripropone di salvare qualsiasi matrimonio in due settimane inculcando nei mariti negligenti tutte quelle piccolezze che per loro sono minime, ma per le loro mogli fondamentali. Riuscirà Mark a laurearsi e riconquistare Sophie?
Il romanzo è simpatico e scorre veloce, malgrado certe forzature e personaggi un tantino esasperati (Shirley, Simon). La parte veramente esilarante è però quella in cui si descrivono le stravaganti e originali lezioni della Dottoressa Krankenhaus: sono sicura che ogni donna ci ritroverà almeno qualcuna delle caratteristiche del proprio uomo, marito, fidanzato, amante o quant’altro, e imparerà con sollievo a riderci sopra. In effetti, penso che il romanzo nel suo complesso avrebbe tratto giovamento da una focalizzazione più approfondita sulle vicende della scuola, più ancora che su tutto il contorno che non è, seppur piacevole, altrettanto divertente. Alla fine della lettura, però, una verità salta agli occhi: a salvare un matrimonio non è una scuola, ma un po’ di impegno da una parte, di pazienza dall’altra, e soprattutto il minor numero possibile di interventi "bene intenzionati".
Scuola per mariti cattivi
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