Segreti e speranze di Carolyn Brown

I tradimenti spesso sono simili nelle dinamiche, nelle scelte e per tutto quello che lasciano alle spalle. Un destino al cospetto del quale siamo costretti ad affrontare, per lungo tempo, un profondo dolore. È vero, i tradimenti raccontati, narrati tra le pagine di un libro sembrano avere un comune denominatore, ma è anche vero che ogni volta che lo si legge siamo partecipi alle disavventure e alla sofferenza del protagonista.
"Segreti e speranze" narra la storia di Trudy, una donna pacata e timorosa, che diverrà suo malgrado forte e coraggiosa.

Una scrittura garbata, gentile, una trama coinvolgente, una piacevolissima lettura è il libro di Carolyn Brown, un’autrice che vive nell’Oklahoma, sposata da più di mezzo secolo con uno scrittore, settant’anni, pluripremiata per i suoi romanzi d’amore e storici, dal volto dolce e dalla lunga chioma bianca portata a chignon. Trudy sta per compiere quarant’anni: è in sovrappeso, i capelli li porta lunghi come piacciono al marito, ha scelto di essere un’insegnante di sostegno per occuparsi della casa e di ogni cosa Drew abbia bisogno. Così da vent’anni. La sua unica figlia sta vivendo una coinvolgente storia d’amore, ha deciso di andare a vivere con il suo ragazzo lasciando l’Università e adattandosi a lavorare in un fast food. Sua madre è ricoverata in una clinica a pochi chilometri, le è stato diagnosticato l’Alzaimer e alterna momenti tranquilli a momenti bui, nei quali non riconosce Trudy.

Negli occhi e nelle parole della mamma il passato, il presente e il futuro si sono mescolati.

Nella cittadina di Tishomingo dell’Oklaoma la vita scorre tranquilla, tutti si conoscono e tutti sanno di tutti. Alla morte di Gert, una prozia di Trudy, toccherà alla nostra protagonista organizzare il funerale e ciò che ne consegue, divenendo la sola erede dei beni tra i quali la vecchia casa malmessa e pericolante.
"Una cieca ed una credulona, la tradisce già dalla prima settimana che si sono sposati e non vede mai nulla", sentirà dire di lei dalle cugine Marty e Betsy mentre è chiusa nella toilette la mattina della celebrazione del funerale. Trudy rimane immobile e senza respiro, piegata su se stessa con lo stomaco che fa capriole e quella verità buttata lì tra quelle mura: i tradimenti di Drew. Il solo pensiero lo aveva sempre allontanato, voleva a tutti i costi credere di avere una famiglia perfetta.

Affondai in un silenzio tombale. Che dovevo fare? Avevo ingoiato il mio orgoglio e avevo chiuso gli occhi.

Le pagine che seguiranno narreranno di una donna capace in pochi giorni di rivoluzionare la propria vita: porterà via poche cose dalla casa coniugale, lascerà sul comodino la fede d’oro, taglierà i lunghi capelli, passerà in banca a ritirare tutti i soldi comuni depositati, a titolo risarcimento per i vent’anni di servizi resi alla famiglia e andrà lontano da tutto ciò che le sembrerà essere un orrore della sua vita.

Avevo una bella casa, una figlia adulta, un marito affettuoso e un mucchio di amici. Ma questo era stato prima del funerale.

Un nuovo inizio l’attende perché la vecchia Trudy era morta nel bagno delle signore. Dimagrita, sola, lontano dal marito e dalle sue giovani amanti, nella vecchia casa dei primi anni del Novecento di zia Gert, con il dondolo davanti casa, ha tanto da rimettere a posto, dalle mensole che traboccano di statuine di animali, ai bauli pieni di ogni ben di dio: biancheria, gioielli, lettere. Cianfrusaglie, ricordi e lei sospesa nel mezzo. Billy Lee Tucker, il solitario dirimpettaio di Gert, il ragazzino goffo del liceo che Trudy aveva ignorato e dimenticato, il figlio che la zia non aveva mai avuto, si offrirà di aiutarla nella ristrutturazione della casa. A volte vola con il pensiero al tempo trascorso, cosa c’era di più facile che vivere la propria giornata come moglie e madre perfetta? Non è più così. Il dolore le stringe il petto ogni notte e la sta cambiando, la solitudine la fortifica e il tutto avrà un nuovo ordine. Il lavoro di restauro della casa la sfinisce, ma sembra essere quello che desidera, un anestetico che non le dia la possibilità di pensare e di ricordare.

Stare soli non è tanto male, soprattutto quando l’alternativa sono la sfiducia e l’infelicità.

Billy le sarà accanto, attento e premuroso, nella ricerca di se stessa e del suo valore e nel farle riscoprire l’importanza dei propri affetti e della sua scelta coraggiosa.