Sei il mio sole anche di notte di Amy Harmon

Stessa autrice del bestseller I cento colori del blu, Amy Harmon ci affascina con questo nuovo romanzo yang adult “Sei il mio sole anche di notte” (Newton Compton Editori, 2015) dove non c’è solo l’amore a fare da sfondo, ma anche l’amicizia, quella vera.
Il bello dell’amicizia è proprio questo. Non serve essere perfetti per meritarla: Fern Taylor è cresciuta insieme al cugino Bailey ammalatosi a undici anni di distrofia muscolare. Da sempre lei gli è stato accanto, specie quando è finito sulla sedia a rotelle e le sue braccia non hanno più avuto la forza di fare quello che dovevano. Per lei non è mai stato un peso, Fern lo ha voluto bene come un fratello e prendersi cura di lui è sempre stata una cosa naturale.
Da sempre Fern avrebbe voluto essere bella, ma i suoi capelli rossi, la sua altezza, niente fa di lei una bella ragazza, quindi si limita a guardare Ambrose Young da lontano. Lui è bellissimo, fisico da modello, ma è anche il suo carattere che le è sempre piaciuto; lo ama sin da quando erano bambini.

“Padre che sei nei cieli, ti siamo grati per tutto ciò che hai creato. Ci è piaciuto molto guardare questo ragno. Era forte, e ci ha resi felici per un minuto prima che Ambrose lo schiacciasse. Grazie di rendere belle anche le cose brutte. Amen”

Ambrose è un lottatore, il suo allenatore è il padre di Bailey. Ha vinto sempre sul tappeto e ha vinto una borsa di studio per l’università, ma tutto questo gli fa mancare il respiro, ha paura di deludere le persone che lo conoscono e che si aspettano sempre il massimo da lui. Così decide di arruolarsi e andare in guerra, portando con se anche i suoi amici Jesse, Beans, Paule, Grant, cresciuti insieme a lui e da sempre inseparabili.
Ma a volte quello che cerchiamo e quello che troviamo sono due cose completamente diverse e il destino ha già deciso per noi.
Ambrose ritorna dalla guerra sfigurato da un lato del viso e adesso niente è più come prima. Decide di lavorare nel forno del padre, facendo i turni di notte, così nessuno può vederlo, la sua vita diventa un continuo nascondersi. Fern lavora come cassiera al forno e a volte finisce tardi, decide così di lasciare qualche messaggio ad Ambrose per tentare di farlo uscire dal suo guscio.

“L’amore non è amore se muta quando scopre un mutamento. o tende a svanire quando l’altro si allontana. Oh no! L’amore è un faro sempre fisso che sovrasta le tempeste e mai vacilla”

Ogni sera Fern scrive una citazione diversa e, avendo in comune la passione per Sheakespere, le sue frasi sono presenti nella lavagna sul retro del negozio.

“Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia bugiarda, ma non dubitare del mio amore”

Piano piano Ambrose prende coraggio grazie anche a Bailey che un giorno lo ha preso da parte impartendogli una lezione di vita che ha risvegliato in lui la forza assopitasi dalla delusione di guardarsi allo specchio a anche dai sensi di colpa.

“Non ho dignità Ambrose. Ma ho dovuto scegliere tra quella e la vita. E anche tu devi. Puoi tenerti l’orgoglio e restartene qui seduto a cucinare cupcake e diventare vecchio e grasso, aspettando che tutti si dimentichino di te. Oppure puoi scambiare quell’orgoglio con un minimo di umiltà e riprenderti la tua vita”

Ma una terribile tragedia colpisce Fern, Ambrose e molte persone della cittadina.

La descrizione dei personaggi riesce a farli apparire davanti agli occhi, come se fossero reali. La storia d’amore tra Fern e Ambrose è tormentata ma il sentimento puro che provano entrambi è l’esempio categorico che non è l’aspetto esteriore che ti fa amare una persona ma quello che c’è dietro. Una persona brutta dal carattere buono e generoso può diventare bella agli occhi degli altri.
Il coraggio di Beailey, un ragazzo costretto sulla sedia a rotelle e consapevole di morire ad una giovane età, infonde una lezione di vita che non lascia indifferente. Un romanzo che lascia il segno, stupendo sicuramente da leggere.

“La vera bellezza, quella che non svanisce e non crolla, ha bisogno di tempo. Di fatica. Di una resistenza incredibile. E’ la goccia lenta a creare una stalattite, il tremito della Terra a dare origine alle montagne, il continuo infrangersi delle onde a spezzare le rocce e smussare i margini più aspri. E dalla violenza, dalla foga, dalla furia dei venti, dal rombo delle acque, emerge qualcosa che è migliore, qualcosa che altrimenti non sarebbe mai esistito. Per questo noi resistiamo. Abbiamo fede che esista uno scopo più elevato. Speriamo in qualcosa che non possiamo vedere. Crediamo che ci sia un insegnamento nella perdita, che ci sia potere nell’amore, e che dentro di noi ci sia il potenziale di una bellezza tanto magnifica che i nostri corpi non possono contenerla”