Selci, barbieri e nano-robot. La sorprendente storia della chirurgia, dall’età della pietra alle frontiere del futuro - Pierre
- Autore: Louis Choukroun
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Gremese
- Anno di pubblicazione: 2014
Cose che fanno pensare e riconciliano (un poco) con l’umanità: nel museo di storia naturale di Losanna si trova un cranio del Neolitico con evidenti segni di trapanatura a fine medico, con strumenti di selce intagliati si interveniva chirurgicamente sin da allora. Nell’India della prima metà del III millennio prima della nostra era, criminali e adultere venivano puniti con l’amputazione del naso. Ne è derivata una certa abilità dei proto-chirurghi indiani nel realizzare plastiche di copertura della perdita di sostanza del naso con l’aiuto di un lembo frontale. Come dire: prove tecniche di chirurgia dall’alba dell’uomo.
Oggi in sala operano i robot: nipoti dei nipoti dei nipoti degli “specialisti” senza camice bianco dell’incipit della Storia. Si intitola “Selci, barbieri e nano-robot” la digressione storico-medica che Pierre-Louis Choukroun (primario di una clinica chirurgica in Francia) dedica al cammino della scienza chirurgica dall’età della pietra alle frontiere del futuro, come recita più o meno il sottotitolo. Un agile excursus sulla chirurgia, pubblicato in italiano da Gremese (per la traduzione di Lea Oliveri), che - in parallelo - si legge anche come un compendio delle tappe compiute dalla specie umana verso il progresso.
“Le sofferenze e le ferite del corpo – scrive Choukroun – sono vecchie quanto l’umanità. Così come il desiderio di porvi rimedio. La chirurgia è, fra le arti mediche, una delle più antiche. Praticata fin dal Neolitico (…) essa ha intrapreso un cammino fatto di lotte, di casualità, a volte di errori, ma anche di magnifiche scoperte che hanno costruito la Storia, frutto di secoli di tentativi, di progressi e a volte di battute d’arresto. Questa Storia si racconta con le immagini e con le parole.”
Infatti, “Selci, barbieri e nano-robot” (a proposito, ottimo titolo) annovera tecniche e protagonisti principali della ricerca anatomo-chirurgica (dai “pionieri” Galeno e Malpighi fin oltre a Barnard che negli anni Settanta ha spianato la strada ai trapianti di cuore), una serrata parabola, appassionata e in progress che finisce con l’appassionare anche i lettori meno competenti.
Pensiamoci, quando ci tocca ricorrere al bisturi anche soltanto del dentista: in fondo non è che un erede (si spera il più degno possibile) degli anonimi “praticoni” che a Mehrgarah, in Pakistan, intervenivano odontoiatricamente già 7500-9000 anni fa. Lo rilevano i ritrovamenti dentari risalenti a queste cifre lontanissime nel tempo, mica fantascienza.
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