Senza Volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza di Federico Pace

Senza volo è un romanzo curioso dalla struttura insolita: ogni capitolo è un viaggio a sé… sui binari, sull’acqua, sulla strada, su due ruote e a piedi, ma mai su un aereo.
L’elogio della lentezza tanto osannato da Kerouac e da altri grandi viaggiatori riecheggia rumorosamente tra le pagine di questo piacevolissimo libro in cui il lettore si ritrova ad osservare (che non è sempre sinonimo di guardare) il paesaggio mutevole all’esterno del finestrino di un treno, ad ascoltare le onde di un fiume e a scoprire le angolature di un mondo che non è sempre così scontato e sbrigativo.
“ Senza Volo ” (Einaudi, 2008) è un romanzo pieno di “senza”: senza fretta, senza banalità e soprattutto senza la presunzione di voler insegnare qualcosa. Con semplicità Federico Pace descrive viaggi incantevoli ed emozionanti che si riassumono spesso anche solo in un tratto percorso su due rotaie. Al di fuori dalle rotte di massa ci si sente infatti sperduti pionieri in luoghi dimenticati dal tempo ma spesso alla nostra portata. Un esempio ? Nel capitolo “La vita sul treno” il lettore si ritrova a bordo del treno che collega Praga a Mosca e attraversa le pianure della Polonia e la steppa russa. Già il percorso rende il viaggio affascinante ed intenso al tempo stesso, ma il tutto acquista ancora più fascino quando il lettore si ritrova catapultato nel 1954 in compagnia di Anna Maria Ortese, durante quel viaggio che portò la scrittrice nella capitale russa in quanto invitata dall’Unione delle Donne Italiane in Russia:

“Alla stazione c’erano ad aspettarla le sue compagne della delegazione che iniziavano in quel momento a conoscere la Russia ed erano giunte fin lì in aereo. Da quel momento Anna Maria Ortese aveva ancora un mese di permanenza a Mosca. Eppure, a differenza delle sue compagne, per lei, quella visita, per quel che aveva vissuto e conosciuto [durante il viaggio in treno] sarebbe potuta terminare prima ancora di poggiare piede sulla banchina della stazione di Mosca.”

Non solo Anna Maria Ortese ma anche Albert Camus, Bruce Davidson, Kundera, Franz Kafka ed altri ancora: personaggi illustri che Federico Pace ha rievocato aggiungendo di conseguenza valore storico e culturale ai suoi viaggi. Storie di vita che rimangono indissolubilmente legate ad un luogo, ad un’epoca, ad un itinerario, sempre assolutamente senza volo.

Federico Pace (classe 1967) è nato e vive nella capitale. È un giornalista del Gruppo “Espresso” e “Senza Volo” (Einaudi, 2008) è il suo primo romanzo a cui l’autore ha anche dedicato un sito internet (senzavolo.it) con numerose citazioni e brani tratti dal testo originale.