Short stories from Malta
- Autore: Godwin Francis Bugeja
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2016
Come ho già rimarcato in una precedente recensione, se si escludono i romanzi ambientati fra i Cavalieri o durante la Seconda guerra mondiale, la letteratura riguardante la piccola e bella isola di Malta non è particolarmente nutrita, né di grande rilievo. Non è facile trovare racconti o romanzi ambientati in questa piccola perla del Mediterraneo e, anche quando si riesce a rintracciarli, spesso non sono di qualità eccelsa, come se Malta non meritasse molta attenzione da parte degli scrittori.
Alla fine di uno dei miei viaggi verso l’isola dei Cavalieri, in aeroporto, mi sono imbattuta in questa raccolta di racconti Short stories from Malta (Janus Publishing Company Ltd, 2016 il libro è disponibile solo in lingua inglese), che mi è sembrata il perfetto souvenir da regalarmi come ricordo della mia vacanza. Una volta terminatane la lettura devo però ammettere che anche questa pubblicazione non si discosta poi molto dalle altre che già conoscevo, in quanto, se risulta interessante dal punto di vista storico e culturale, lo stesso non si può dire dell’aspetto letterario. E dire che l’autore è un professore di Inglese non certo alla sua prima esperienza come scrittore e drammaturgo.
Cosa manca a questi racconti, per conquistare il lettore? Non certo la varietà delle storie: si va dalle storie di guerra all’attualissima violenza di genere, dalla gelosia alla superstizione, in una rosa di argomenti nella quale ciascuno troverà il proprio. Né manca una certa caratterizzazione dei personaggi, quantomeno di quelli principali, cura dei dialoghi e scelta del linguaggio adeguato (si noti, ad esempio, l’Inglese sgrammaticato usato dai personaggi dell’ultimo racconto, in cui si parla della sorprendente “punizione” riservata a un padre gretto e tradizionalista che non ne vuole sapere di lasciar sposare la figlia in assenza di una dote di due mucche da parte del fidanzato).
I racconti, poi, abbondano di riferimenti all’arte, alla cultura e alle tradizioni maltesi… Ma qui arriva, per l’appunto, la nota dolente: questi riferimenti, indubbiamente interessantissimi sia per il turista sia per chi non avesse mai visitato Malta e volesse conoscerla, sono ridondanti, troppo invadenti rispetto alla storia nella quale sono inseriti, “sospendono” l’azione per lunghi, interminabili paragrafi fino a far quasi perdere il filo del discorso.
Sembra, a un esame superficiale, che l’autore avesse come scopo principale la divulgazione della cultura maltese e abbia utilizzato i racconti solo come pretesto o come cornice per le notizie che intende fornire al lettore. Manca, insomma, quell’equilibrio tra finzione e realtà che farebbe di queste storie dei piccoli capolavori: invece, la lettura risulta a tratti pesante e si arena contro lo scoglio di informazioni indubbiamente importanti, ma che non ci si aspettava in quel momento e che si prolungano oltre il dovuto, risultando per questo di disturbo alla lettura. Una buona eccezione a questo è proprio l’ultimo racconto, “The magic dowry”, in cui l’antica tradizione della dote funge solo da base per lo svolgimento della storia. Un esempio del contrario è “From Malta with love”, in cui la descrizione delle bellezze dell’isola visitate da Joe e da Ruth spezza letteralmente la tensione di una storia ben più complessa e che avrebbe meritato migliore attenzione, più indagine psicologica dei personaggi e uno svolgimento sicuramente più dettagliato.
È un libro sicuramente da leggere se volete un’infarinatura di cultura maltese presentata in una veste più leggera, ma niente di più.
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Un libro perfetto per...
un lettore curioso che ami i viaggi e la cultura degli altri Paesi, ma che sia stufo delle solite guide.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Short stories from Malta
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