Si spengono le stelle di Matteo Raimondi

Siamo nel Maine orientale, precisamente a York. Una cittadina all’apparenza tranquilla e senza guerre coi nativi indiani. Conosciamo la famiglia Walcott, Robert e Mary e la figlia Susannah, detta Suze e altri due figli.
Si spengono le stelle di Matteo Raimondi è incentrato sulla figura di Suze. Diversa dalle altre ragazze, bellissima, piena di spasimanti.
Il ragazzo che riesce a frequentarla è Angus Stone, completamente preso da Suze.
Poi ci sono le ragazze che invidiano Miss Walcott, il reverendo e ci fermiamo qua. Forse nemmeno Raimondi si ricorda i personaggi che mette in campo in 450 pagine di libro.

I genitori Mary e Robert sono di idee progressiste e Mary non può proprio odiare i nativi. La partenza di Robert per Boston fa diventare fragile York. Ma parte per salvare tre ragazzi in carcere, ma si accorgerà che potrà fare ben poco.
Mary è un’altra figura cardine del libro, lei che sembra una semplice madre di figli porta con sé un segreto che potrebbe cambiare le sorti della sua famiglia e della citta di York.
Il reverendo è una altra figura importante. All’apparenza giusto e probo è invece un uomo pericoloso e lascivo. Pericoloso per turti ma soprattutto per i Walcott.
Robert a Boston non combina molto, la sua influenza sulle decisioni è minima, ha solo lasciato la famiglia nel momento più pericoloso.

Non possiamo dire molto altro, essendo un vero e proprio thriller insolito. Solo una cosa. Suze viene accusata di stregoneria. Non proprio una novità tenendo presente che nella cittadina di Salem vennero uccise molte donne, di qualsiasi età. La stregoneria prese il posto dell’adulterio, perché le donne venivano vissute come emissarie del diavolo. Suze Walcott è la nostra eroina, la nostra Hester Prynne di La lettera scarlatta.
Matteo Raimondi è per i nativi, per la pace, per l’accoglimento delle diversità. Fin troppo se pensiamo ai tempi che illustra. Il libro è ben documentato e non viene mai il sospetto che ci siano delle panzane storiche. Un libro che ha anche una aura miracolosa come se i morti andassero in un posto più quieto, più tranquillo.