Si viene per dare
- Autore: Alfredo Cosco
- Anno di pubblicazione: 2010
"Si viene per dare" di Alfredo Cosco (Edizioni del Poggio, 2010) non può essere ascritto a nessun genere letterario. La libertà dello scrittore si manifesta in modo inequivocabile e s’annuncia prepotente quasi fosse esigenza che firma siglandola ogni singola pagina. Poesie, prose liriche, racconti, viaggi, interviste, sogni, frammenti, ricordi, lettere, invocazioni, sono tutte parole del coraggio che, ricamate e intessute con forza, dialogano con il lettore e giungono portate da grandi ali, chiare e aperte, a sostenere l’ordito di un libro inusuale e vivo. Un libro affascinante che cattura e fa tornare sui propri passaggi per scovarne l’ingresso, un ingresso che sembra spostarsi, di volta in volta, affinché ognuno dei suoi lettori ritrovi la propria, unica e personale via d’uscita.
- Il tuo libro è a tratti lirico e i frammenti sono tenuti insieme da quella che a me pare un’inesausta sete di bellezza. Prova a esprimerci che cosa intendi per bellezza.
Bellezza…. Amo molto una frase di Dostoevskji che ho inserito anche nel mio libro.. “la Bellezza salverà il mondo”. Bellezza non è semplicemente bellezza. Bellezza è come un Gioco Supremo. Bellezza è il piacere liberatorio. E’ un’estetica colma di etica. Una costante fame di realizzazione, meraviglia, emozione, stupore. Bellezza è la Musica che scatena dentro le tue emozioni. So che sto dando una risposta “folle”…. Ma a svilupparla troppo nel concreto si rischia di renderla prosaica. La Bellezza non può essere davvero spiegata.. puoi solo.. accendere Scintille, che la profonda parte dell’anima capirà.
- Ad un certo punto del testo parli della Divina Commedia ed inserisci delle sue parti, in particolare ti soffermi su "Se tu segui tua stella non puoi fallire a glorioso porto" (Inf.XV), la famosissima frase che dice Brunetto Latini a Dante. Che senso ha nel XXI secolo, quale valore incarna per chi la legge oggi, questa esortazione dantesca?
Sorprende sempre come certi brani, frammenti, testi, momenti siano… carichi di una vitalità intramontabile. Certi brani, frasi, passaggi.. hanno un cuore pulsante che non declina mai. Possono essere attualizzate in modo differente a seconda delle varie epoche e contesti, ma quel cuore pulsante resta sempre vivo. Ed è ciò che avviene con questa frase… “se tu segui tua stella non puoi fallire a glorioso porto”. Questa frase ci parla ancora adesso, e adesso ci dice che.. “se tu segui il tuo alto Scopo, il tuo obiettivo supremo, la tua missione di vita, la tua Chiamata… non potrai fallire”. Riuscirai a giungere le tue più alte aspirazioni. Anche contro tutto e contro tutti potrai giungere alla Grande Montagna. Io vedo in questa frase una vigorosa esortazione, e una splendida ed eroica fedeltà a quanto si ha di più caro. E anche se qualcuno seguendo la sua stessa non giungesse esattamente al “glorioso porto”.. però almeno avrà vissuto una vita degna. Avrà vissuto in piedi e sarà morto in piedi.
- Nel percorso narrativo soste e ripartenze alimentano un viaggio che assume toni e sapori assai vari e diversi, cambiano i luoghi dell’anima, ma in ciascuno di essi la forza e l’energia generano visioni all’insegna della speranza. Servilismo e tirannia quasi s’equivalgono a sottolineare una condizione di aridità, di disamore persino verso se stessi, di disumanità. Perché un uomo possa considerarsi tale che cosa non deve mai accettare di fare?
Hai reso benissimo con il tuo accoppiamento.. servilismo e tirannia spesso si accompagnano. Così come degradazione e orgoglio. La tua domanda però è tosta da spiegare, ma è un punto che ho molto a cuore. Un uomo per restare sempre uomo non deve tradire. Tradire gli altri. Tradire se stesso. Non deve vendersi né vendere. Non deve mai accettare di morire dentro per convenienza, pigrizia o paure. Non deve mai accettare che alcune persone siano “sacrificabili” per i suoi scopi. Deve rifiutare la Tavola del Principe, e sedersi invece ad un’altra tavola, la Tavola degli uomini liberi.
- L’amore è un concetto spesso abusato, mercificato, spacciato, svilito, raccontaci in questo tuo libro che ruolo ha la tua visione dell’amore.
L’amore è la matrice più profonda di questo libro. Amore è l’Alpha e l’Omega di tutto ciò che esiste. L’Amore in ultima analisi è quello per cui davvero combattiamo. E’ quello che ci fa stare svegli ogni notte. E’ quello che ci fa alzare puntuali anche in mattinate fredde e piovose. L’Amore ciò che ci accende l’anima di passione infinita. L’amore è sentire un’altra persona viverti nel midollo e nell’anima. E rischiare la vita per chi.. si ama..
- C’è una dimensione personalissima ed intima che anima molti brani del tuo libro e che spesso sembra essere frutto di esperienze relative al superamento di ostacoli esistenziali. Che ti aspetti dai tuoi lettori, quale invito rivolgi loro?
Io dico loro.. CREDETE IN VOI STESSI.. CREDETE IN VOI STESSI.. CREDETE IN VOI STESSI. Cercate quella fiamma che vive nel profondo della vostra anima e fatela uscire. Cercate la Musica che vi appartiene. Cercate quel Canto che è solo vostro. Dinanzi al buio, all’oscurità, al dolore.. continuate a perseverare. Metteteci l’anima, metteteci il sangue. Un giorno ci incontreremo tutti. Ci mostreremo le nostre cicatrici e sorrideremo ricordando che è stata una buona vita e che.. in fin dei conti.. si viene per dare.
Si viene per dare
Amazon.it: 20,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Si viene per dare
Lascia il tuo commento
Incuriosito dall’essere omonimo dell’autore, e dopo le insitenti domande di qualche conoscente, mi reco in libreria per dare uno sguardo a questo libro. Dopo una lettura ’random’ di alcune pagine devo dire che "Si viene per dare" è un libro veramente brutto. A metà strada tra neo-spiriturlità new age e una bontà di stampo vittoriano. L’autore inanella concetti su concetti senza capo e coda in pletorici giri di parole che non giungono ad alcun esito. Il lessico è sostanzialmente limitato alla stessa area semantica dei messaggi dei "Baci Perugina". L’uso delle figure retoriche e delle citazioni sembra finalizzato esclusivamente a pompare una retorica di cui non se ne sentiva certamente il bisogno.
Insomma, meglio un Bukowski d’annata...
Ho letto una decina di pagine prima di accorgermi di aver fatto un acquisto sbagliato. A mio parere la matrice più profonda di questo libro è l’incomprensione del testo...
Voto: 4.5
A COLORO CHE HANNO ESPRESSO IL LORO "SAPIENTE" GIUDIZIO SUL LIBRO DI ALFREDO COSCO- SI VIENE PER DARE- CONSIGLIO DI LEGGERE L’UNICA LETTURA A LORO CONSONA: VIA COL VENTO