Slacciate le cinture. L’umanità ha preso il volo
- Autore: Antonio Chialastri
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
“Ciao, sono Antonio Chialastri, ho compiuto 27 anni nel 1992”: al cospetto di questo eccentrico biglietto da visita, non deve sorprendere più di tanto la versione scrittore brillante, assunta da un autore noto per numerose pubblicazioni scientifiche, prima di rivelarsi anche un capace e ispirato umorista. Altro, stavolta, che serissimi testi sulla sicurezza della navigazione aerea e sul fattore umano in quota. Pieno di spunti divertenti e sempre sorretto da una sottile, gradevole ironia, pubblicato dalle Edizioni IBN all’inizio del 2020: Slacciate le cinture. L’umanità ha preso il volo è un mélange di racconti e considerazioni satiriche sui piloti, il personale di bordo, i passeggeri, le situazioni che si creano a bordo, le interazioni che si scatenano e le non poche, autentiche macchiette umane in transito nei cieli.
Pilota di compagnie di linea dal 1987, appassionato di musica e letteratura, con laurea in filosofia-epistemologia e master in bioetica, Chialastri ha scoperto che temi più alla portata del grande pubblico possono gratificare l’autostima dell’autore e riscuotere successo, che non guasta quando si è dato alle stampe un libro sul quale si fa molto affidamento.
Ha collezionato oltre 16mila ore di volo e una serie infinita di esperienze in tutto il mondo, che racconta spiritosamente in questo divertissemant piacevole, che avrà quanto prima un sequel. Antonio Chialastri e il sense of humor sono compagni di volo, assicura che da grande andrà alla ricerca del manoscritto della Divina Commedia: è fatto così, buon per i suoi lettori e passeggeri.
Se per chi siede nei posti lungo la carlinga i piloti là davanti sono dei perfetti sconosciuti, per quei due in camicia bianca i viaggiatori rappresentano una fonte inesauribile di curiosità, con le manie, i tic, gli atteggiamenti e le piccole grandi paure, che non sfuggono a un attento osservatore.
Il libro nasce con l’intento di avvicinare gli uni agli altri, i “terrestri” a quegli “strani animali che lavorano nell’ufficio con la vista più bella del mondo”. Lo spettacolo offerto dalla natura fuori dal finestrino, “eccezionalità per un passeggero”, è invece la normalità per un pilota, che a un certo punto ha deciso di esternare quanto ha ricavato osservando la varia fauna appollaiata sui sedili di un Airbus. Sono nati così i racconti proposti dapprima su www.manualedivolo.it, il portale di aeronautica messo su con colleghi e amici, e poi raccolti nel libro IBN.
Niente di inventato o frutto di fantasia, tutti episodi realmente accaduti, perché, “come sanno i registi, la realtà è molto più ricca di ingegno della fantasia”, sostiene filosoficamente.
Certo, la prima delle curiosità disseminate nei cento capitoletti potrà non essere rassicurante per gli utenti delle linee aeree: per quanto possa sembrare paradossale - è come se un chirurgo avesse paura del sangue - gran parte dei piloti soffre di vertigini. Antonio lo ha scoperto salendo in un ascensore panoramico a Hong Kong con due colleghi atterriti dal vuoto. In cielo, conta solo quello che vedono davanti, ma sul grattacielo la vista spaziava a 360° e non avevano il controllo dell’apparecchio sul quale ascendevano.
Anche l’ultima delle cento perle, il Mostro di Camogli, potrebbe impensierire chi atterrerà d’ora innanzi nell’aeroporto di Genova. Quello scalo adiacente al mare è la bestia nera di Chialastri. L’umidità delle acque del golfo ligure, trattenuta dai rilievi montuosi che circondano la città, genera un fenomeno meteo molto comune, una massa d’aria in movimento vorticoso verso l’alto, che influenza il volo e condiziona un corretto atterraggio, di quelli salutati dall’applauso dei passeggeri italiani.
Quanti grattacapi sulle piste del Cristoforo Colombo! A proposito di esperienze, ce n’è voluto di tempo prima d’imparare a tenersi a distanza dalle valigie delle hostess, ma finalmente il pilota e gentiluomo ha messo da parte la galanteria e fa issare il bagaglio in cabina dalla proprietaria, guardandosi bene dall’offrire cavallerescamente il suo aiuto e scongiurando in tal mondo lussazioni alla spalla e dolori lombari, provocati dal peso spropositato: 80 e più chili di qualsiasi cosa stipata in trolley apparentemente innocui.
Sulle assistenti di volo è fiorita una mitologia che va sfatata. Dovrà ricredersi chi le crede pronte a saltare da un letto all’altro a ogni scalo. Evidentemente, non ha mai avuto a che fare con la maggior parte delle hostess, diventate esseri mitologici, metà donna metà auricolare. Ancora peggio dell’accasata è l’hostess single: salutista, vegetariana, leggermente misantropa, reduce da una delusione amorosa che la porta a diffidare degli uomini e votarsi alla recriminazione più che alla condivisione.
E mai chiedere informazioni a un pilota, incrociandolo in un aeroporto, perché non sa niente del terminal in cui è quasi sempre di passaggio. Entra dal varco equipaggi e la sua competenza dei luoghi è pari a zero, ignora qualunque cosa utile su scale mobili, gate, orari di volo e non vuol essere scortese, è semplicemente all’oscuro di tutto.
Sono pochi esempi del contenuto di un libro arguto e divertente, a volte spassoso. L’autore vi ha riversato incontri, battute scambiate in varie occasioni, modi di dire e di pensare registrati durante decenni di attività. Custoditi in quel “magnifico deposito di oggetti smarriti ch’è la memoria”, vengono offerti al pubblico, potenziali passeggeri compresi.
E non è finita qui, perché questo elaborato sui ricordi di un terrestre a motore con le ali è una specie di work in progress. Come per la Salerno Reggio Calabria, si ignora quando i lavori finiranno.
Slacciate le cinture: L'umanità ha preso il volo
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