Solo per Ida Brown
- Autore: Ricardo Piglia
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2017
Lo scrittore argentino Ricardo Piglia è morto il 6 gennaio 2017, all’età di settantacinque anni. Stimato per la sapienza affabulatoria e il rigore critico, Piglia non è noto quanto meriterebbe, almeno in Italia. Autore di un’opera proteiforme, costituita da romanzi, racconti, saggi, sceneggiature e un cospicuo diario (in parte ancora inedito), Piglia ha scritto nel 2013 un brillante romanzo, Solo per Ida Brown, edito quattro anni più tardi da Feltrinelli e tradotto da Nicola Jacchia.
Protagonista del libro è Emilio Renzi, professore argentino di mezza età, evidente alter ego dell’autore. Separato da Clara, la sua seconda moglie, Renzi lavora pigramente a un libro su William Henry Hudson, elegiaco cantore della pampa argentina, tra i maggiori prosatori in lingua inglese del secondo Ottocento. Pur di sottrarsi a un’esistenza dispersiva, Renzi accetta di trascorrere un semestre come visiting professor negli Stati Uniti, presso l’esclusiva Taylor University. A invitarlo è stata Ida Brown, avvenente e autorevole scholar del campus. Personaggio elusivo, un tempo legata ai gruppi della controcultura, Ida è una brillante studiosa di letteratura inglese, profonda conoscitrice di Dickens e Conrad.
In America Renzi conduce un’esistenza monotona: istruisce un selezionato gruppo di dottorandi; passeggia lungo le rive del Delaware; conversa con la sua vicina di casa, l’arguta Nina Andropova, biografa di Tolstoj; osserva un originale mendicante, tale Orione; rilegge l’amato Hudson; vagabonda di notte, solitario e cogitabondo, lungo vie deserte. Ammaliato da Ida, Emilio ne diventa l’amante. I due intrattengono una relazione clandestina e progressivamente la donna, incline ai languori della carne non meno che alle deliquescenze dello spirito, si trasforma per Emilio in una vera e propria ossessione:
"Conoscevo quella disposizione d’animo — o convinzione — priva di certezze, più simile a una speranza che a una credenza razionale. È il magico pensare dell’amore, dell’innamorato in stato di ipnosi, legato a una donna desiderata, cercata con indefinita e stupida ostinazione. Per sfuggire a quei pensieri equivoci passavo i pomeriggi lavorando in biblioteca, era il modo migliore per cambiare argomento […]. Ma presto o tardi l’immagine di Ida finiva con l’intrufolarsi, e io dovevo lasciar perdere quel che stavo facendo, raccattare i miei libri e uscirmene in strada".
Il misterioso decesso di Ida, solo in apparenza accidentale, spingerà Emilio a scavare nel passato della vittima e nella storia recente del paese che lo ospita, nel tentativo di conferire un senso, sia pure labile, a quanto è accaduto. Come riportato sulla quarta di copertina, il romanzo s’ispira alle vicende di Unabomber. Più di metà del libro, infatti, è dedicata a ricostruire il profilo biografico e psicologico di un terrorista, tale Thomas Munk, coinvolto nell’enigmatica morte di Ida, vittima — o forse complice — di un’organizzazione terroristica. Il personaggio di Munk riecheggia in maniera evidente di Theodore Kaczynski, noto alle cronache come Unabomber, prima stimato professore di matematica a Berkeley poi eco-terrorista, che dal 1978 al 1995 fu autore, in varie città degli States, di molteplici attentati che causarono tre morti e oltre venti feriti.
Ma come ogni grande libro, il romanzo di Piglia, irriducibile a un solo tema, sia pure angosciosamente attuale come quello del terrorismo, ha molte facce: è una meditazione sulle aporie della vita e l’incomunicabilità tra gli esseri umani; è un intenso noir, sorretto da una scrittura colta e allusiva; è una riflessione sulle insospettabili connessioni tra vita e letteratura; è uno studio sulla condizione umana nell’era del capitalismo tecnocratico. Questo e molto altro è Solo per Ida Brown, l’opera entusiasmante di un valente scrittore.
Solo per Ida Brown
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